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Chávez nota la simpatia per la storia anche nelle reazioni delle persone per strada. "Pensavo che sarebbe passato il camion della spazzatura e il tipo dentro mi avrebbe urlato di tutto. E no. Ricevo un calore su questo argomento, un'approvazione meravigliosa. Con Benjamín mi tocca raccontare questa storia d'amore e credo che una delle cose che colpiscono sia l'umanità con cui si affronta il tema. Non c'è demagogia. L'altro giorno mi ha avvicinato una signora, ben vestita, elegante, e mi ha detto: "Non sono d'accordo con questo, mi costa molto guardarlo, ma la tenerezza che voi due comunicate, attraverso questo vincolo, io non l'ho mai ricevuta prima". E' una cosa molto forte, che una situazione affettiva superi il suo stesso problema ideologico, o che lo spazzino mi gridi: "Dai, Guille, lotta!"" I commenti sulle reti sociali, nella stessa pagina ufficiale di Farsantes, su Facebook, e a corredo degli articoli dedicati dai grandi quotidiani al tema hanno gli stessi toni e la stessa passione spesi per gli amori eterosessuali delle telenovelas; Camila, la sempre più melodrammatica moglie di Pedro, che intuisce che il marito si è innamorato di un uomo e non sa come affrontarlo, viene trattata come la terza incomoda di qualunque telenovela; la maggior parte degli utenti esalta la tenerezza tra i due avvocati: c'è chi incoraggia Pedro a seguire questo nuovo amore, c'è chi accusa Guillermo di essere troppo esigente davanti a un innamorato che fa i conti per la prima volta con l'omosessualità e ne è, giustamente, attratto e spaventato perché "farò soffrire molte persone". Vari quotidiani del Paese hanno raccontato storie dei veri farsantes, degli uomini che, a un certo punto della loro vita, hanno dovuto scegliere tra una famiglia tradizionale e l'inaspettato amore omosessuale; le comunità omosessuali spiegano come Farsantes stia aiutando a far conoscere i loro sentimenti e le loro difficoltà, senza creare pregiudizi e, anzi, facilitando l'empatia e la comprensione. Julio Chávez dice che sta cercando di capire il suo personaggio, anche se sta raccontando una storia che non gli appartiene: "Mi piace raccontare Guillermo come un uomo che ha cercato di fare un negoziato tra quello che lui intende debba essere socialmente e quello che è un impulso del desiderio, e ho cercato di soddisfare le due parti" Tra pochi giorni, dunque, arriverà il sesso anche per Pedro e Guillermo. Per Chávez è una delle poche della sua lunga carriera perché, sostiene, il sesso "è una cosa molto privata. E quando si vogliono fare scene di questo tipo, si abbellisce il tema, a volte a letto siamo imbranati, bruschi, non così precisi al toccare le spalle. L'abbellimento di questo mi umilia, faccio il bello e l'estetico. E sempre dico al mio adorabile collega Benjamín e ai registi: "Ragazzi, non improvvisiamo, facciamolo esattamente come dev'essere fatto". Ieri Vicuña ha pubblicato una foto su Twitter, in cui lo si vede sorridente in camerino, con il figlio Bautista. E' stato il suo saluto all'Argentina: l'intensa agenda di lavoro lo riporta nel natio Cile, per un contratto firmato in precedenza, quando Farsantes doveva essere una serie settimanale e le riprese dovevano finire prima della primavera australe. Poi si è deciso di farne una serie quotidiana e i tempi si sono allungati, le registrazioni si sono sovrapporte agli impegni cileni e i telespettatori si sono terrorizzati. Cosa sarebbe stato di Farsantes senza il tenero e fascinoso Pedro? Che senso avrebbe avuto la telenovela senza l'amore omosessuale dei due protagonisti? Preoccupazione dei telespettatori, con appelli accorati alla produzione, preoccupazione di Vicuña, che non voleva perdere l'opportunità di continuare a essere Pedro e, alla fine, accordo tra argentini e cileni per organizzare le riprese in modo che l'attore possa dividersi tra i due set. La famiglia di Benjamín si è appena trasferita a Santiago del Cile, e lui ha pubblicato su Twitter il suo saluto, prima di iniziare la spola.
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