Welcome back to our weekly interviews with people working in the fashion world. Today we will deal with a job not very mentioned in the magazines, but vital to the success of a clothing line, I'm talking about of product management. I am very pleased to welcome to our blog Vincenzo Scognamiglio, product manager, in fact, of Benetton. For english readers, please use the translator on the side because the interview is too long to be posted in both languages.
ITA: Bentrovati al nostro appuntamento settimanale con le interviste a chi lavora nel mondo della moda. Oggi ci occuperemo di una professione poco citata nei magazine, ma di vitale importanza per la riuscita e per il successo di una linea di abbigliamento, sto parlando del direttore prodotto. Mi fa molto piacere ospitare nel nostro blog Vincenzo Scognamiglio, direttore prodotto, appunto, di Benetton.
Presentati.
Vincenzo Scognamiglio, direttore prodotto United Colors of Benetton.
Come sei arrivato a fare questo lavoro? (scuole, corsi..)
Un po’ per caso, un po’ per scelta. E' un amore che mi porto dentro fin da piccolo. Ho sempre viaggiato tanto e questo mi ha portato ad essere curioso – nel senso più positivo del termine. La moda e la musica sono sempre state le mie più grandi passioni. Quando sono arrivato a New York, giovanissimo, ho fatto uno stage alla Ralph Lauren ed è stato dopo questi due bellissimi anni che ho avuto la conferma che quello dello stilista era proprio il mestiere che volevo fare.
Raccontami il tuo lavoro, cosa fai?
Sono direttore prodotto del marchio United Colors of Benetton. Coordino e supervisiono diverse tipologie di collezioni con un team di 120 collaboratori in sede e nel resto del mondo, in particolare Cina, Giappone e India. E’ una dinamica di ricerca e organizzazione continua, di scelta di tessuti, colori, tendenze, nuove proporzioni. Senza mai dimenticare il mercato, che è il nostro polso, il regolatore della temperatura di quello che succede là fuori sulle strade, e di come noi possiamo influenzarlo. E’ un lavoro questo dove è necessario stare sempre informati, leggere, andare al cinema, vedersi una mostra, ascoltare musica e leggere i quotidiani, in sostanza essere consapevoli di quello che succede e ci circonda.
Un aspetto positivo e uno negativo di questo lavoro.
Senz’altro vedere nascere e concretizzarsi una collezione, e sapere che va bene all’azienda e al mercato. Ed è sempre sorprendente vederla re-interpretata da chi la indossa, per cui ogni capo diventa altro da come l’avevi pensato. L’aspetto negativo è che rimane poco tempo per se stessi, ma succede sempre quando fai le cose con passione.
Raccontami un aneddoto curioso.
Le ‘incomprenisoni’ linguistiche sonno all’ordine del giorno, quando hai collaboratori dall’altra parte del globo, dove nemmeno l’inglese è ancora arrivato.
Una domanda un po’ impertinente, ma doverosa.. e’ un lavoro remunerativo ?
Dipende naturalmente, non più di altri.
Che caratteristiche dovrebbe avere una persona per poter fare il tuo lavoro?
Intanto un attitudine per ciò che riguarda moda e stile. E poi buon gusto, curiosità, competenze tecniche, capacità di mediare tra la creatività e il mercato, interessi, da cui come dicevo prima la moda non può prescindere. E alla base ci deve essere sempre grande impegno: iniziare presto il mattino, controllare sempre tutto, saper delegare.
Consiglieresti questa carriera al tuo migliore amico ?
Certo, ma preferirei non trovarlo nello stesso posto di lavoro.
Un particolare ringraziamento, oltre che a Vincenzo stesso, ad Elisabetta Prando, per aver reso possibile l'intervista e per l'estrema disponibilità! Di seguito alcune immagini della campagna spring/summer di prossima pubblicazione!