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Fatalità.

Creato il 17 marzo 2011 da Luciusday
Ricorderò la notte tricolore come il giorno più brutto della mia vita... ma, forse, anche come il più fortunato, almeno sinora.
Stavo andando all'appuntamento con dei miei amici, quando ho fatto un brutto incidente in via dei  cavalieri di Vittorio Veneto, meglio conosciuta a Roma come Panoramica (la quale strada avevo preso perché chiusa - per incidente - la galleria giovanni XXIII)... Andavo moderatamente a circa 40 km/h, ma nonostante ciò dopo la seconda curva non sono riuscito a controsterzare, non riuscendo a controllare le ruote per l'asfalto bagnato. Ho perso il controllo della macchina, la quale ha sbattuto contro il guard-rail in modo abbastanza violento e si è ribaltata.
Fatalità.
E' stato stranissimo. Era come se fosse un film, o un sogno, nel senso che vedevo la situazione da un'altra prospettiva. Quando la macchina, cappottata, finalmente si è arrestata, sono rimasto in trance per alcuni secondi buoni. Pensavo: "Ok, è un sogno, adesso mi sveglierò". Cosa che non è poi successa, perché non era proprio un sogno - semmai un incubo. Avevo il cuore a mille e l'adrenalina che esplodeva in corpo. La radio che continuava a trasmettere nonostante tutto dava un che di irreale a tutta la situazione. La cintura di sicurezza mi ha salvato la vita, tenendomi saldo e aggrappato al sedile, a testa in giù.
Dopo aver riordinato per quanto possibile le idee sono riuscito a sganciare la cintura, aprire lo sportello della macchina (non è stato molto facile, avendo la macchina al contrario... lascio immaginare la situazione) ed uscire. Il cuore ancora a mille, ancora sotto shock, le macchine che arrivavano a tremila... Devo ammettere che è stato un inferno, che non auguro a nessuno. Fortuna che ero da solo in macchina.
Dei passanti si sono fermati, si sono sincerati che stessi bene, mi hanno offerto dell'acqua. Dopo un po' è arrivata la municipale, che qualcuno di loro deve aver chiamato, hanno chiuso la strada. Ho rilasciato una dichiarazione spontanea. Ho chiamato i miei genitori e i miei amici, per dir loro dell'incidente e che stavo bene. Dopo un po' è arrivato mio zio. Intanto i poliziotti hanno preso gli estremi legali, patente, libretto, polizza. E' arrivato il carro attrezzi, che ha ribaltato di nuovo la macchina e l'ha portata poi al piazzale davanti casa mia. 
La macchina probabilmente è da rottamare,;la municipale ha detto che devo pagare una multa  abbastanza salata e subire una decurtazione di punti dalla patente (che comunque raddoppia essendo ancora neopatentato... -.-) perché secondo loro non tenevo una velocità sufficientemente moderata e adeguata alla situazione di fatto (pioggia, scivolo etc.) che avrei dovuto prevedere. 
Ma, come dicevano i vigili, l'importante è che io adesso possa essere qui a raccontarvelo.
Credete atque prudentes est 
Questo è il video della canzone che Radio Globo passava alla radio in quel momento, e che sentivo per la prima volta. Il video, per ironia della sorte, inizia con un incidente anch'esso. Penso che non me la dimenticherò facilmente.

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