Fate l'amore, non la guerra

    Un mio amico ha il terrore che suo figlio di 7 anni veda delle scene d’amore alla TV. Basta un semplice bacio perché lui si affretti a cambiare canale, nemmeno fosse il parroco sessuofobo di “Nuovo Cinema Paradiso”. Non parliamo delle scene più erotiche, tipo lei che gli sbottona la camicia, lui che le accarezza i seni, lei stesa sul letto e lui che le zompa addosso.

     In compenso quando c’è una scena di violenza è tutto contento. “Ehi, Gianni, guarda, gli ha spiaccicato la testa come un’anguria.  Guarda, un occhio è schizzato sulla parete e l’altro sul soffitto. Wow, c’è sangue dappertutto. Incredibile, sembra un hamburger. No, una pizza…”

   Una volta il bambino mi ha sfidato a un videogioco e ho accettato. Nel videogioco in questione, ispirato ai film di Bruce Lee, dovevamo manovrare due tizi dagli occhi a mandorla che se le davano di santa ragione a colpi di karatè. Quando uno dei due prendeva abbastanza botte da perdere tutta la sua energia vitale, crollava per terra e l’avversario aveva il diritto di saltargli sopra a piedi uniti per schiacciargli le ossa. Se la manovra era ben fatta (ed era pure difficile, ci ho messo un po’ a impararla), dal televisore usciva un terrificante “crunch”, segno che le ossa erano debitamente schiacciate.

   L’altro giorno giorno il mio amico mi ha telefonato. <<Come va?” gli ho chiesto. “Male.” “Perché?” “Perché Gianni ha litigato con un altro bambino durante la ricreazione. “E allora?” “Lo ha colpito alla gola con il taglio della mano e adesso il bambino non riesce più a inghiottire.” “Tutto qui?” “No, mentre era steso per terra gli è saltato sopra a piedi uniti e gli ha fracassato due costole.”

   “Ti costerà caro”, l'ho consolato, ma voluto dirgli: “Non ti sarebbe convenuto  lasciarlo vedere le scene d’amore e proibirgli quelle di violenza? Se invece di massacrare un bambino avesse baciato una bambina, le conseguenze sarebbero meno gravi.” E adesso ci si mette anche  la Lega Lombarda che lancia l’idea di proibire le scene di sesso alla TV nell’ora in cui la guardano i bambini, ovviamente senza dire una parola per le scene di violenza. Che testoni, sono passati 43 anni dal 1968 e non hanno ancora capito che bisogna fare l’amore, non la guerra.

   Dragor  

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