Certo, settemilioni e settecentomila spettatori è un dato ragguardevolissimo. Considerando poi che Vieni via con me non è certamente un programma leggero rafforza la qualità del risultato. Tutto ciò testimonia la grande voglia di cambiamento che si percepisce sempre più forte nel Paese. Se quasi otto milioni di Italiani hanno seguito il monologo di Roberto Saviano, bellissimo e profondissimo ma certamente non divertente come si è usi in televisione credo si possano nutrire speranze per il futuro. Non esistono soltanto gli ammiratori del Nanomorale, quelli che vorrebbero essere al suo posto tra sgualdrinelle e leccapiedi, ma ci sono milioni di Italiani sensibili ai problemi reali che stanno chiedendo ascolto.
Ma scorrendo i dati Auditel si possono fare alcune interessanti riflessioni. Vieni via con me è stato coraggiosamente posto in contrapposizione al Grande Fratello, programma principe della televisione italiana e della prima serata del lunedì. Quello che appare evidente è che RAI 3 ha ottenuto il miglior risultato in termini assoluti ma non ha intaccato gli ascolti del Grande Fratello. Guardando poi i dati di Italia 1, che dava il pessimo Rocky Balboa, e di Rai 1 che trasmetteva l’altrettanto pessimo L’uomo che cavalcava nel buio ci si rende conto che gli ascolti sono in linea con una normale serata priva del nuovo programma di Rai3.
Appare quindi chiaro che il pubblico di Fazio e Saviano non è lo stesso pubblico che guarda abitualmente la televisione il lunedì. In buona sostanza chi segue Il Grande Fratello non è stato minimamente interessato dal programma di Rai3. Il pubblico di Fazio evidentemente è un pubblico che, il lunedì, lascia la televisione spenta e si occupa d’altro. Chi è questa gente allora? Evidentemente non sono persone abituate e guardare la TV generalista. Quindi sono persone difficilmente influenzabili dallo strapotere mediatico del governo.
In conclusione il successo della trasmissione di Fazio e Saviano è indiscutibile ma non va evidentemente ad intaccare il consenso del governo, come invece temevano Masi e chi gli dà le istruzioni. Possiamo pensare che interessi lo stesso pubblico di Annozero, Target e Ballarò, un pubblico che di base non è certo riconducibile al governo. Temibile per la cultura filogovernativa sarebbe un programma che possa competere con trasmissioni del tipo Grande Fratello ma che portino contenuti decisamente diversi. Questo programma, a quanto pare, ancora non è stato inventato. Confidiamo in Fazio.