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Fede & Bestemmia

Creato il 12 ottobre 2011 da Mark

Fede & Bestemmia
Si vuol sempre credere, che tutto ciò in cui crediamo sia effettivamente il più bello, il più puro, superiore a tutti gli altri. Si vuol sempre credere che anche se non si vuol credere, pensiamo e giudichiamo gli altri, coloro che ... imprecano, invocano il suo nome, lo offendono, lo maledicono ....La bestemmia: nel Nord e' diventato quasi un vizio, un verso, un intercalare o quasi una consuetudine dialettale talmente ovvia e scontata che non ci si riflette su più di tanto. Al Sud invece, si cerca d avere un po' più di ritegno. Si cerca ho detto … poiché i nostri aggettivi introduttivi non sono parole benedette. Abbreviazioni di organi maschili, aggiunti a riferimenti sacri, buttati in frasi del tutto contrastanti. Mettendoci su un piano del tutto acritico e neutrale, proviamo a ragione sul fatto. Il “ fatto “ e' poco più che un' idea astratta da esprimere. Il “ dato di fatto “ è la naturale conseguenza dell'accaduto. 
Esprimere un punto di vista sulla situazione, presupporrebbe un'analisi specifica, su una somma di aggettivi e intercalari con le quali la lingua italiana e surrogati dialettali, fanno la lotta ogni giorno. Tali individui, come vediamo di solito, sono i primi che la domenica si battono il petto come segno di assoluto pentimento sul fatto commesso. Mancanza di coerenza o assidua fede? Superficialità in quello che si dice e si crede o una noncuranza dell'Altissimo?In questi mesi si celebrano i 30 anni delle apparizioni che si verificarono a Medjugorje, località sperduta della ex Jugoslavia, diventata famosa proprio e a causa dei famosi avvenimenti. E' l'unico paese che miracolosamente sia riuscito a rimanere in piedi e indenne a lunghi bombardamenti degli anni novanta che hanno afflitto la nazione e le città limitrofe. Casualità o semplice fortuna? Nessuno può dirlo, fatto sta che migliaia di fedeli raggiungono il luogo sacro sempre più numerosi alla ricerca, di, chissà, quale risposta ai problemi della vita.Forse è proprio questo il fatto su cui sarebbe bene ragionare. Il modo di rivolgere il pensiero a un' entità superiore, quindi, può essere di tre tipi: Dissacrante, Consacrante e Supplichevole.I nostri antenati politeisti, avevano davvero un gran da fare nel soddisfare le esigenze di tutta quella rosa di Dei e Dee che non sapevano fare altro che infliggere punizioni, schernire e prendersi gioco dell'uomo, alloggiando in un Resort, “Hotel Monte Olimpo”, a pensione completa. Ora la situazione non è del tutto cambiata; i riferimenti al Politichese sono attuali e odierni. Politici e affiliati, benedetti e ritenuti personaggi da elogiare per avere qualcosa in cambio. D'altro canto, lo schernire e prendersi gioco dell'uomo votante, in tutti questi anni non è cambiato affatto.Ma, chiudendo il più velocemente possibile questa parentesi politica, visto che potrebbero prenderla come diffamazione e farmi entrare nell'illegale, mi dedicherei solo a un mio giudizio personale solo sul fatto appena esposto.Aver fede, credo che sia tra le cose più belle che l'uomo possa vivere. Altra faccia della medaglia, però, appanna, mio mal grado, una visione critica che potrebbe migliore senonché rafforzare una fede già consolidata. Nella bestemmia, invece, viene confuso il mio punto di vista laico. Cosa si potrebbe mai offendere, se l'offesa appena fatta è rivolta a un'entità cui presupponi la non esistenza? In Alternativa, offendi, proprio perchè sai, vista la tua conoscenza e credenza, che comunque l'Ente, a cui stai rivolgendo l'offesa, ti perdonerebbe lo stesso? MMMMmmmhhh dubbi ed enigmi..... Paura eeeeeeee !!!Non saprei dare una soluzione o fare una morale spicciola. Vi vorrei lasciare a uno stralcio che mi ha colpito leggendo il libro “I Buchi Neri” di John Taylor, un professore di fisica di non ricordo quale università sperduta degli Stati Uniti … a voi come sempre il giudizio assoluto, su questo mio primo e non ultimo intervento sull'argomento.
Dal libro “ I Buchi Neri” di John Taylor:
Viviamo in un mondo che è generalmente incomprensibile. Ci vediamo come e perché siamo qui, quale è stato il principio di tutto, quale sarà la fine, cos’è il tempo e lo spazio, e ci poniamo molti interrogativi “impossibili”. Se teniamo gli occhi chiusi e la testa bassa, rifiutandoci di prendere in considerazione i come e i perchè della nostra esistenza, riusciamo, in qualche modo, a tirare avanti. Ma se alziamo lo sguardo e ci accorgiamo di quanto complesso sia in realtà questo nostro mondo, ci troviamo ben presto ad affogare in un mare di idee, di congetture, trascinati a volte dalla brezza della speranza e a volte travolti dal vortice della paura. Alla fine molti di noi cessano di combattere ed approdano sulla più confortevole isola di fede che è dato loro di trovare. Altri continuano a lottare, ma spesso gettano uno sguardo di invidia a chi ha abboccato all’esca di qualsivoglia dogma.Tuttavia, persino coloro che hanno trovato nella religione le risposte ai quesiti primi dell’esistenza, sono consci di infiniti problemi. Le risposte che il loro credo fornisce sono vaghe e ambigue.”
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