Mi allieterò nel sapere che tutto intorno all’esame orale è andato ottimamente. Sono le undici di mattina, anzi mezzogiorno meno un quarto e sono circa dodici ore che verso in stato di ubriachezza. Ci sto ancora pensando alla storia del blog, ma ho idea che lui potrà comparire in futuro. Infatti, ora mi trovo nel dominio dell’iperstimolazione, mentre la futura stagionatura degli stimoli mi donerà una dimensione più adatta alla scrittura. E poi hai idea di quanto tempo potrò avere quando tornerò in patria? Ma soprattutto hai idea di dove tornerò quando rientrerò in patria? Io no e questa non era infatti una domanda retorica. Mi sento senza fissa dimora, nel turbine dei pensieri associativi (è colpa loro se non riescoo a staaare adesso quui). Mi trasferirò in una città casuale e cercherò lavoro al Macdonald per pagarmi un affitto in una casa sovraffollata di studenti sfaccendati che suonano le chitarre alle tre del mattino? Inizierò una scuola nazionale di archivistica tanto per occupare gli anni a venire? Vincerò un dottorato? E se sì, perché io? Rimarrò quive a fare fessi questi francesi rubando loro le donne e il lavoro come fanno sempre gli immigrati? Aprirò un blog?
C’è crisi.
Tu hai formulato idee sull’avvenire o preferisci vivere il presente come solo gli eroi della grecità arcaica hanno saputo fare, accettando il fato che neanche gli dei conoscono? Ma, soprattutto, perché non colgo la tua citazione?
Ti saluto con domande esistenziali che non è bene porre dopo la storia delle dodici ore. Norma[n], Tutto è andato ottimamente, sono tornata a casa con molta soddisfazione, molto raffreddore, e un sonno atavico. Nell’ultima settimana mi sembra di non aver fatto altro che dormire o desiderare di dormire. Credo fosse un calo di tensione, o la sensazione che una laurea triennale in lingue stramboidi non mi aiuterà a molto fare, eccettuato snocciolare aneddotica all’ora dell’aperitivo. Ma poi, quale aperitivo? E dove?
Capisco i tuoi dubbi, la crisi, l’archivistica e il Macdonald..Conscia delle tue capacità, ti consiglierei di non rinunciare all’idea del dottorato. Conscia del panorama che si profila dinnanzi a chi tenta questa via, ti consiglio quantomeno di non rinunciarci a priori. Continua a fare fessi i francesi per i mesi a venire, mangia formaggi molli con misura, valuta l’ipotesi di non tornare.
Forse sono troppo negativa, sarà che ho cominciato a spulciare annunci e inviare curricula.
A questo proposito mi viene in mente una ex compagna di liceo in cerca di lavoro, di recente mi ha detto di vedere delle cose quando consegna i suoi cv. Questi, prendono fuoco per autocombustione, e diventano polvere.
La citazione era dai Pooh, forse è sano che tu non l’abbia colta. Sento comunque il bisogno di renderti partecipe dell’esistenza di questo video pieno di pathos, lifting, e metropolitana.