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Fenomeno Harry Potter

Creato il 22 novembre 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario

Fenomeno Harry Potter

Pubblicato da Sara Bezzetto Fenomeno Harry Potter
Gelatine tutti gusti +1, bacchette magiche e scope volanti hanno conquistato da più di 10 anni tutto il mondo: le parole uscite dalla penna della scrittrice J.K. Rowling sono diventate il caso letterario del secolo e rimarranno incise per sempre nei cuori di chi le ha lette.
Fenomeno Harry Potter A 14 anni dall'uscita del primo episodio della serie, Harry Potter e il suo mondo sono ben lungi dal finire nel dimenticatoio. Tutto iniziò nel lontano 1997, quando la scrittrice J.K. Rowling pubblicò in Inghilterra il primo libro della saga, Harry Potter e la Pietra filosofale (Harry Potter and the Philosopher 's stone), e fu subito fenomeno nazionale, tramutarosi in fenomeno mondiale solo un anno più tardi. Da allora Harry Potter ha spopolato: sette libri della saga, tradotti in ben 64 lingue, 8 film, che in totale hanno superato in quanto ad incassi la serie di Star Trek e tutti i film della famosa spia inglese James Bond, innumerevoli giochi per ogni piattaforma esistente in commercio, e tutti i gadget originali della saga.
Ma cosa ha scatenato questa “febbre” da magia, che spinge le persone ad acquistare e collezionare ogni oggetto inerente al maghetto?
Fenomeno Harry Potter L'autrice è riuscita a creare un sottobosco magico e incantato, nel contempo lontano e intrecciato al nostro mondo normale e ordinario, che vive e respira nascosto ai nostri occhi. Non riusciamo a scorgerlo, anche se basterebbe poco per notarlo. Ed è proprio questa la chiave del successo: niente mondi paralleli e surreali, ma un “mondo dietro il mondo” molto verosimile e accessibile, con regole, metodi e trasporti tanto precisi quanto semplici. E' un mondo fatto di magie che risolvono tanti problemi quotidiani in maniera originale e magica naturalmente, e alle quali il lettore non può più rinunciarvi dopo scoperte. Per questo motivo ogni cosa rievochi o ricordi questo mondo è di vitale importanza per continuare ad alimentare nella fantasia del lettore il mondo creato dall'autrice che ha radicalmente cambiato la vita di milioni di persone, grandi e piccole, accompagnandole per più di un decennio.
Fenomeno Harry PotterEd ecco che il mercato offre una gamma infinita di gadget, giochi e oggetti legati ad Harry Potter: videogiochi anche per i più piccoli (e in special modo ricordiamo quelli in partnership con la Lego), giochi da tavolo e gadget derivanti dalla serie stessa come bacchette magiche, abiti, la Mappa del Malandrino, il Giratempo e la spada di Godric Grifondoro, tutto per far sì che il lettore e lo spettatore siano ancora più coinvolti nelle trame dei libri e possano avere un pezzetto del Potterverse da conservare gelosamente.
Il lettore è così trasportato quasi quotidianamente in questo mondo inventato ma che sembra così reale da farci credere di poter trovare Diagon Alley anche dietro un muro di mattoni qualsiasi, il quale prima di scoprire Harry Potter non aveva mai destato la benchè minima curiosità in noi, o identificare nelle strane brezze che soffiano all'improvviso per strada o negli allarmi che suonano senza motivo l'improbabile passaggio di un Nottetempo, con magari a bordo il mago occhialuto del quale noi abbiamo letto tutte le gesta.
J.K. Rowling è riuscita a creare un mondo così accattivante da riuscire a conquistare sia adulti che piccoli, risucchiandoli dentro un vortice magico fatto di binari segreti, case in cui essere smistati (chi non ha voluto almeno una volta essere messo in Grifondoro, la più nobile delle casate?) e lezioni delle più disparate materie magiche, da Cura alle creature magiche alle Arti oscure. Ogni volta che si apre uno dei sette libri, si guarda uno degli otto film o si tocca qualcosa che è legato a questa saga fantastica ci si immerge immediatamente universo fantastico che un po' tutti vorremmo esistesse dall'altra parte del nostro caminetto, e che grazie a J.K. Rowling già esiste nella nostra fantasia.
"Questo piccino diventerà famoso, non ci sarà bambino nel nostro mondo che non conoscerà il suo nome." Prof.ssa McGranitt

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