Magazine Cultura

Fer-de-lance, o del veleno dove meno te lo aspetti..

Creato il 02 giugno 2013 da Basettona

New York Radio City Music HallQualche settimana fa sono stata in libreria, dovevo scegliere un libro che mi accompagnasse in un brevissimo ma sospiratissimo viaggio.. la meta era la città per eccellenza, ovvero New York, così ho cominciato a frugare negli scaffali cercando una lettura che mi facesse avvicinare alla meta, ma la passione e soprattutto l’abitudine vincono sempre, per cui mi sono ritrovata nella sezione gialli in men che non si dica..

Ho comprato, per puro spirito di contraddizione con me stessa, anche un altro romanzo, che attende le mie attenzioni da quel giorno e a cui (speriamo) mi dedicherò un giorno o l’altro, perché in effetti la scrittura sembrava meritevole, ma tornando a quel giorno in libreria, nella sezione gialli è rispuntato Nero Wolfe..

Nero Wolfe, per esempio, nacque nel 1934 con il romanzo che avete in mano, già perfettamente munito di una grandissima pancia e sapientemente definito in tutti i suoi vizi e le sue virtù. I vizi erano principalmente due, insieme all’amore per il denaro che poteva sorreggerli: un vizio che il lettore poteva e può sempre condividere, l’amore per la buona cucina, e uno più raro e che oggi si direbbe esclusivo, e che tanto più lo era in quell’anno lontano, la coltivazione delle orchidee. Le virtù erano in definitiva una sola ma immensa: una formidabile intelligenza analitica e deduttiva che il creatore di Nero Wolfe non esitò, un tantino di corsa, a chiamare genio.

Questo breve estratto della notabilissima introduzione di Goffredo Fofi, alla più recente edizione di Fer-de-lance dovrebbe istigarvi all’immediata lettura, ma se così non fosse, addentriamoci nel dettaglio dell’avventura e sono certa che nessuno saprà resistere..

Tutto comincia in una giornata di giugno, dedicata dal signor Wolfe alla ricerca di una birra legale, che possa sostituire quella clandestina, per anni acquistata e conservata in barili nella cantina della casa.. certo la birra va scelta con cura e dunque Fritz (cuoco, ma non solo) viene inviato alla ricerca della bevanda; segue un’attenta serie di assaggi e di verifiche da parte di Mr. Wolfe, così da scegliere il miglior compromesso qualità/prezzo, e, proprio mentre il geniale pachiderma si trova a valutare, bottiglia dopo bottiglia, la marca migliore per dissetare lo spirito, arriva alla sua porta Fred Durkin.

Durkin è uno dei detective a cui Wolfe si appoggia, quando le doti di ubiquità di Goodwin non gli sono sufficienti a risolvere un caso, ma questa volta, viene per ragioni personali e presenta a Mr. Wolfe una signora, amica della moglie, il cui fratello risulta misteriosamente scomparso. Wolfe, di base è restio a lavorare, se non ci sono molti soldi in ballo e se le casse di casa non piangono miseria, rifiuta casi senza problemi, ma dopo qualche insistenza e alla luce di un mistero che si spinge parecchio al di là della scomparsa di Carlo Maffei, decide di accettare, riuscendo persino a far riesumare un morto, con una scommessa del tutto improbabile..

«Domenica pomeriggio, quattro giorni fa, Peter Oliver Barstow, rettore della Holland University, è morto improvvisamente mentre giocava a golf sui campi del Green Meadow Club, nelle vicinanze di Pleasentville.
Ne è al corrente?»
Sacca da golf«Naturalmente. È stata una grave perdita per la comunità, anzi per l’intera nazione. Eh, sì.»
Annuii. «Il suo funerale avuto luogo martedì e il corpo è stato sepolto nel cimitero di Agawalk. Mr. Wolfe vuole scommettere con lei – preferirebbe farlo con Mr. Anderson, ma dice che anche lei può fare al caso – che se farete riesumare il corpo ed eseguire un’autopsia, scoprirete tracce di veleno. È pronto a scommettere diecimila dollari, depositando un assegno a copertura garantita per questa cifra presso qualsiasi persona di fiducia da lei scelta».
Sogghignai mentre Derwin mi fissava. Mi fissò a lungo, poi disse: «Mr. Nero Wolfe è pazzo».

Wolfe è tante cose, ma di certo non gli si può dare del pazzo. E infatti, Goodwin avvisa il povero sfortunato impiegato del Tribunale di White Plains della cosa, con esiti discutibili, ma d’altronde i rapporti tra l’ufficio di Wolfe e i rappresentanti delle forze dell’ordine sono quasi sempre discutibili, soprattutto se visti dalla parte delle forze dell’ordine, ma questa è un’altra storia e avremo modo di riparlarne.. Ora che ne sapete qualcosa di più, non vi è arrivata una smania feroce di sapere tutto?

Ammetto, che io avevo già letto il libro, nella sua prima edizione di Mondadori e che mi ero pure gustata la versione TV con Pannofino, ma la capacità di Goodwin (leggete Rex Stout) di tenere il lettore attaccato alla storia pagina dopo pagina, è davvero unica, per cui me lo sono riletto con passione. Quindi vi invito a fare lo stesso, per chi lo conosce, è una valida ragione la più che meritevole nuova traduzione dell’edizione GialloBeat, e per chi ancora non lo conosce, non c’è niente di meglio di una ristampa della prima avventura per approcciare un detective davvero eccezionale come Nero Wolfe..

Quindi buona lettura!

Fer-de-lance Nero Wolfe (copertina)

Fer-de-Lance – Rex Stout
Traduzione Clara Vela

Beat Edizioni
Pagine 288 – Euro 9,00

ISBN 978-88-655-9035-5



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :