Ho sempre sostenuto che per cambiare le cose bisogna partecipare, bisogna informarsi, (ma informarsi bene), bisogna intromettersi nella vita pubblica e bisogna reagire. Insomma bisogna partire dal basso per cambiare il sistema perché solo così si può dare una scossa alla società.
Il 24 settembre alle ore 10 a Roma – P.zza Cavour avrà luogo una manifestazione nazionale per fermare le banche e la criminalità economico-finanziaria-giudiziaria. Una dimostrazione pubblica che parte appunto dal basso, ovvero dal popolo, “per affermare il principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e il diritto ad una giustizia dal volto umano, a fianco della parte sana della magistratura, non disposta a vedere il ruolo di garante della legalità, alle lobby massonico-bancarie che hanno occupato le istituzioni”. Lo “spaccio” del ruolo della magistratura ha infatti permesso alle banche di speculare contro gli interessi della popolazione e grazie alla complicità dei governi le lobby economiche hanno avuto, grazie ad un’ampia protezione legislativa, la possibilità “di agire senza alcun freno morale, politico, legislativo e giudiziario, schiavizzando il Popolo Italiano e portando alla miseria Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda, Cipro e Islanda, la quale ultima si è però per prima ribellata, arrestando i banchieri ed azzerando il debito pubblico, attraverso un referendum.” Ed è proprio, prendendo spunto dall’Islanda, che verte uno dei punti principali di questa campagna ossia: “azzerare il debito pubblico sollecitando misure di sospensione dei procedimenti esecutivi per le prime case e le aziende in difficoltà”. In conclusione. “Sono milioni le famiglie italiane vittime di usura e abusi che invocano giustizia, senza troppo spesso trovare legittima tutela da parte dalla magistratura, in larga parte assoggettata al Potere Economico piuttosto che ai Principi Costituzionali di Uguaglianza e Pari Dignità Sociale” ed è appunto per ”richiamare l’attenzione sull’impunità di cui godono le caste dominanti che non pagano mai per i loro errori” che avrà luogo questa manifestazione. Insomma, le idee e le sollecitazioni ci sono. Ora bisogna attivarsi e partecipare, partecipare e ripartecipare!