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Fermiamo le banche

Creato il 21 settembre 2013 da Salvatore Cugliari

BankHo sempre sostenuto che per cambiare le cose bisogna partecipare, bisogna informarsi, (ma informarsi bene), bisogna intromettersi nella vita pubblica e bisogna reagire. Insomma bisogna partire dal basso per cambiare il sistema perché solo così si può dare una scossa alla società.

Il 24 settembre alle ore 10 a Roma – P.zza Cavour avrà luogo una manifestazione nazionale per fermare le banche e la criminalità economico-finanziaria-giudiziaria. Una dimostrazione pubblica che parte appunto dal basso, ovvero dal popolo, “per affermare il principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e il diritto ad una giustizia dal volto umano, a fianco della parte sana della magistratura, non disposta a vedere il ruolo di garante della legalità, alle lobby massonico-bancarie che hanno occupato le istituzioni”. Lo “spaccio” del ruolo della magistratura ha infatti permesso alle banche di speculare contro gli interessi della popolazione e grazie alla complicità dei governi le lobby economiche hanno avuto, grazie ad un’ampia protezione legislativa, la possibilità “di agire senza alcun freno morale, politico, legislativo e giudiziario, schiavizzando il Popolo Italiano e portando alla miseria Grecia, Spagna, Portogallo, Irlanda, Cipro e Islanda, la quale ultima si è però per prima ribellata, arrestando i banchieri ed azzerando il debito pubblico, attraverso un referendum.” Ed è proprio, prendendo spunto dall’Islanda, che verte uno dei punti principali di questa campagna ossia: “azzerare il debito pubblico sollecitando misure di sospensione dei procedimenti esecutivi per le prime case e le aziende in difficoltà”. In conclusione. “Sono milioni le famiglie italiane vittime di usura e abusi che invocano giustizia, senza troppo spesso trovare legittima tutela da parte dalla magistratura, in larga parte assoggettata al Potere Economico piuttosto che ai Principi Costituzionali di Uguaglianza e Pari Dignità Sociale” ed è appunto per ”richiamare l’attenzione sull’impunità di cui godono le caste dominanti che non pagano mai per i loro errori” che avrà luogo questa manifestazione. Insomma, le idee e le sollecitazioni ci sono. Ora bisogna attivarsi e partecipare, partecipare e ripartecipare!

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