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Fiat non vende, ancora per quanto?

Creato il 03 maggio 2011 da Oblioilblog @oblioilblog

Fiat non vende, ancora per quanto?

Continuano i dati di vendita Fiat ad essere in ribasso anche ad Aprile: nel quarto mese dell’anno la quota di mercato del Gruppo si e’ attestata al 28,71%, in calo rispetto al 30,73% dello stesso periodo registrato nel 2010. Sono 45.176 le immatricolazioni totali del Lingotto: per essere più precisi sono state consegnate 32.113 Fiat, una flessione del 14,89% ( quota di mercato del 20,41%, contro il 23,45% di Aprile 2010). La casa torinese tuttavia si conferma comunque la casa con i volumi commerciali più alti in Italia.

Sembrano meno terribili i numeri di Lancia che con 7.555 unità perde “solo” il 4.81% e passa da una quota di mercato del 4.93% ad una del 4.8%. Alfa Romeo continua invece a vivere il suo periodo di resurrezione in termini di vendite: le immatricolazione delle auto del biscione ad Aprile sono pari a 5.508 unità (+49,47%) ed una quota di mercato del 3,50%, l’anno scorso era al 2,29%.

In tutto il 2011 le immatricolazioni del brand Fiat corrispondono a 137.559 unità (-32.19%) pari ad una quota di mercato del 20.48% (era il 24.47% nel 2010). In sintesi, dall’inizio dell’anno, Lancia, con le sue 31.026 unità, ha registrato una discesa limitata al -18.27% con una quota di mercato in lieve risalita: dal 4.58% del 2010 al 4.62% di questo primo quadrimestre 2011. Continua a far sorridere Alfa che, con 25.497 unità vendute da Gennaio ad Aprile 2011 si porta a casa un incremento del 39.95% e passa da una quota di mercato del 2.2% ad una del 3.8%.

 

Uno sguardo alle straniere: al secondo posto per immatricolazioni ad Aprile Volkswagen con 13.079 unità (+11.34%), seguita da Ford con 12.876 (-9.83%) ed Opel con 10.616 (+2.86%). In crisi anche la francesi con Renault che immatricola 8.164 auto (-3.92%); Citroen con 7.454 scende del 4.67% e Peugeot, 7.178 unità, che registra un pesante -17.61%. Contrastanti i numeri delle giapponesi con Nissan che registra un +35.22% (6.508 unità) e Toyota in calo del -4.81% e 6.070 unità.

Non capita spesso qui su Oblio pubblicare numeri, ma di fronte a questi dati si possono comprendere che scelte devono essere fatte dal manager Fiat, Sergio Marchionne, dopo aver chiesto impegno e sacrifici ai dipendenti di questa azienda: non si può campare del parco macchine a disposizione attualmente, come si può notare da queste cifre, il mercato desidera nuovi modelli sicuri, con un buon design e una buona affidabilità. Giulietta ne è la dimostrazione, come lo sono anche le auto del gruppo WV, pur non offrendo nuovi modelli con design rivoluzionati riescono a convincere spesso il pubblico, curando certi dettagli e nascondendo bene i difetti. Se Marchionne ha imparato abbastanza in questi anni, sa che ha poco tempo; se non lo ha fatto, sarà nei guai l’Italia intera.


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