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Fichi d’India e loti, un tesoro da riscoprire

Da Makinsud
Fichi d’India e loti, un tesoro da riscoprire

Prendete dei bei fichi d’india maturati al caldo sole siciliano, sbucciateli con attenzione, metteteli a bollire in una pentola, filtrateli per eliminarne i semi, quindi rimettete di nuovo tutto in pentola servendovi di farina per addensare per bene; aromatizzate con cannella, scorza d’arancia, alloro, chiodi di garofano, nocciole, mandorle o pistacchi a piacere, armatevi di pazienza e esponete al sole un paio di giorni. Sapete cosa avete ottenuto? Si chiama mostarda.

mostarda

I veri esperti in materia sono i siciliani e i catanesi in particolare. Infatti in quel di Militello in Val Di Catania ogni anno, dal 1987, ad ottobre si festeggia questo frutto così tipicamente siciliano in tutte le sue accezioni gastronomiche, tra cui vi è proprio questo antichissimo dolce, semplice e povero, ma gustosissimo. Tre giorni densi di eventi, ma soprattutto di possibilità per tastare con mano di cosa stiamo parlando. Da giovedì 10 ottobre a domenica 13 avrete tutto il tempo per visitare questa monumentale cittadina della provincia catanese, Patrimonio dell’Umanità secondo l’Unesco. Il centro del paese sarà animato dagli stand dei produttori, ma anche da mostre

Militello in Val di Catania_2
di pittura e fotografia, visite guidate, spettacoli di danza ed esibizioni di band locali ed emergenti. La domenica, invece, è tradizionalmente il giorno dedicato alle esibizioni di corpi bandistici e alla sfilata dei carretti siciliani, con relative premiazioni.

A proposito di frutti autunnali poco conosciuti, quanto spesso vi capita di mangiare cachi, kakì o loti, che dir si voglia? Raramente, scommetto. Allora Misilmeri (PA) il 10 ottobre vi ricorda quella che è una sua eccellenza. Incredibile se si pensa che questo arbusto sempreverde arriva direttamente da Cina e Giappone. Eppure nella prima metà del secolo scorso la pianta si è così ben insediata da essere riconosciuta negli ultimi anni tipicità misilmerese. Con questo frutto, oggi quasi dimenticato, si produce anche squisita pasticceria tutta da assaggiare.

Di stagione, a chilometro zero, di supporto alla biodiversità agricola: che aspettiamo allora a riscoprire questi sapori dei nostri nonni?


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