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[Film Zone] Hansel e Gretel cacciatori di streghe

Creato il 28 maggio 2013 da Queenseptienna @queenseptienna

[Film Zone] Hansel e Gretel cacciatori di stregheTitolo: Hansel e Gretel cacciatori di streghe (originale: Hansel and Gretel: Witch Hunters)
Regia di: Tommy Wirkola
Sceneggiatura: D.W. Harper, Tommy Wirkola
Durata
: 88 minuti
Data d’uscita: 01/05/2013
Produzione: Siebzehnte Babelsberg, Gary Sanchez Productions, Metro-Goldwyn-Mayer, Paramount Pictures, Spyglass Entertainment
Genere: favola, fantasy, fantastico, splatter
Cast: Jeremy Renner, Gemma Arterton, Famke Janssen, Peter Stormare, Zoe Bell, Derek Mears, Thomas Mann, Ingrid Bolsø Berdal, Pihla Viitala, Thomas Scharff
Voto: [Film Zone] Hansel e Gretel cacciatori di streghe
Trailer:  Qui

Trama:
I due fratelli da bambini vengono abbandonati nel bosco, dove raggiungono la classica casetta di marzapane  e li cattura la strega. La perfida costringe Hansel a mangiare parecchi dolci (per cui diviene diabetico, lo dico perché una minima importanza la faccenda ce l’ha) e sta per farli arrosto entrambi, ma i bimbi riescono ad avere la meglio, cuocendola ben bene  nella grossa stufa. Da quel giorno in poi Hansel e Gretel diverranno cacciatori di streghe.
Accade che 15 anni dopo vengono chiamati nella città di Augusta, in Germania, per indagare sulle sparizioni di bambini e appena giunti lì salvano Mina, una ragazza da loro assolta, che stava per essere messa al rogo dallo sceriffo Berringer che prima di loro si occupava del problema. Il personaggio, sentendosi scavalcato e ridicolizzato, ingaggia all’insaputa del villaggio una squadra per battere sul tempo i fratelli, ma sinceramente ha un’importanza marginale.
Hansel e Gretel quindi conquistano la riconoscenza (si dai, chiamiamola così) di Mina e la disponibilità di Ben, il loro stalker. Scherzo, in realtà è un adolescente che li segue e ammira dai tempi del Diluvio Universale e credo aspiri ad essere uno dei loro.
I cacciatori durante un sopralluogo notturno trovano le aiutanti della potente strega Muriel e scoprono che  è lei che sta rapendo i bambini per prepararsi a ciò che accadrà durante la Notte della Luna di Sangue, che è un periodo un po’ particolare per la magia nera.  Durante il tentativo disperato di salvare i bimbi, Gretel incontrerà un troll, Edward che cercherà di dargli una mano, ma la faccenda è molto più complicata di ciò che i cacciatori credono perché porterà a galla un argomento di conversazione che Hansel non vuole assolutamente affrontare: il loro passato.

Recensione:
Tre stelle e mezza, perché non è un film che la gente dovrebbe fare a spallate per vedere, però è piacevole e non ti viene voglia di spararti una pallottola nel cuore una volta finito per aver sprecato 88 minuti di vita.
La storia di fondo per molti aspetti è carina ma banale: niente che brilli per originalità, tanto che in parte l’avevo prevista. L’elemento che tuttavia le dà ragione di esistere è lo SPLATTER. Parti di corpo che schizzano via, teste che esplodono, mutilazioni… insomma non ci manca niente. L’unica pecca di codesto espediente, se mai è che il sangue non è abbastanza realistico; a volte sembra esattamente la marmellata di more che metto sulla cheesecake, però più liquida. Fatto sta che vedere un po’ di schizzi rossi ovunque fa sempre piacere (questo secondo la mia teoria  degli esseri umani che sono tutti un po’ sadici nel profondo).
Altre obiezioni le avrei da fare sull’utilizzo dell’espediente Luna di Sangue… dov’è che l’ho già sentita?! Ah si, Cappuccetto Rosso Sangue immagino. Ma comunque mi sono vista già quattro rivisitazioni di fiabe; è un genere carino perché ti riporta piccolo, sognatore e fa sempre piacere vedersele godendo del fatto che i nostri sdolcinati beniamini diventino esseri tosti e sanguinari che prendono in mano la situazione. E’ come se noi fossimo cresciuti, cambiati e loro si fossero tenuti al passo… sdolcinata?! A dir poco. Tra l’altro non era quello che stavo per aggiungere; dicevo che in quattro rivisitazioni di fiabe (le altre sono Cappuccetto Rosso Sangue, Biancaneve e il Cacciatore e Il Cacciatore di Giganti) posso intravedere alcune costanti: parti di film prese in prestito a qualcun’altro (e non intendo la fiaba che dà vita al film), oppure l’ambientazione riciclata, oppure armi assurdamente inesistenti poco fattibili nel contesto; un po’ troppo moderne e costose. E poi va beh, ci sono i protagonisti che a volte seguono una moda diversa dalla popolazione del tempo (es. pantalone di pelle e co.)
Veniamo ai personaggi.
Ben lo trovo piuttosto divertente ed ho apprezzato il tocco di leggerezza che dà alla narrazione; ovviamente ha un approccio alla caccia differente da quello che hanno i due fratelli che lo fanno da 15 anni. La prende   quasi con l’entusiasmo che avrebbe avuto dopo l’acquisto di un videogioco appena uscito. Tra l’altro smorza i toni seriosi e cupi di Hansel con la sua logorroicità.
Edward è quasi più riuscito di Mina, nonostante dica due parole. E’ un troll, si comporta da troll, punto.
Ma questa ragazza dico, proprio lei, merita l’oscar. Che poi poverina, non è nemmeno colpa dell’attrice che in fondo deve recitare un copione… vi dò un consiglio; non fatela MAI, MAI giocare a poker e non vi spiego nemmeno il perché, ma chi ha visto il film si accorge di cosa le passa per la testa appena apre bocca. Tuttavia spero sia cosa voluta e probabilmente lo è, indi per cui non mi tocca.
Ciò per cui dovrei complimentarmi di cuore, è che finalmente ho visto dei protagonisti oggettivamente gradevoli all’occhio. Lui si commenta da solo pertanto non ne parliamo; ma anche lei, sarà mica una bellezza più sensata e oggettiva di una Kristen Stewart appesa lì a fare Biancaneve?!
Le caratterizzazioni dei due sono uscite parecchio bene: Hansel è quello che ha risentito di più della dolorosa esperienza passata, infatti ne porta i segni sia fisici che morali: il suo tormento infatti emerge in parecchie circostanze e diventa sgarberia, una fuga dall’argomento abbandono/rapimento che fino a un certo punto non trova risoluzione. Tutto ciò è fuso magistralmente con alcune caratteristiche fortemente maschili, il classico perdersi in un bicchiere d’acqua. Pensate ad esempio che Gretel finisce nei guai fino al collo e lui che fa?! Direte che va a cercarla… ni. Nel senso che partire parte, poi però si ferma a fare il “bagno” nelle “acque curative”, ma guarda un po’…
Gretel affronta il dolore in modo differente e credo che qui si delinei meglio la psicologia maschile e femminile: Hansel preferisce far finta che nulla sia successo e voltare pagina, mentre la sorella vorrebbe parlarne, sviscerare la questione, fino a una conclusione che magari non c’è per digerirla meglio. I due, per parecchio tempo attaccati ai loro estremi, non trovano un punto d’incontro, di dialogo, fino a quando Murriel non li costringe a guardare al passato, a fare il punto della situazione.
Quest’ultima, la cattivona, non mi sembra caratterizzata un granché, non ha grandi moventi se non il potere; nessun riscatto, forse una mezza vendetta, ma in fondo sarebbe più corretto definirla un “correggere il tiro già mancato”.
Le lacune di questo film non compromettono ugualmente l’insieme, che tutto sommato è carino e piacevole, pertanto ne consiglio la visione a tutti.


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