Fin che morte non ci separi

Barack Obama è il primo presidente a schierarsi a favore dei matrimoni gay (qui un articolo con alcuni estratti dell’intervista)

Mi sembra di capire che il punto fondamentale della dichiarazione di Obama e quella che ha maggior peso politico sia relativa alla distinzione tra matrimonio e unione civile. In alcuni stati americani, e non solo, infatti, è possibile per le coppie gay o lesbiche di contrarre unioni civili in parte simili al matrimonio ma in taluni casi con diritti limitati rispetto alle coppie eterosessuali sposate.

Il punto fondamentale mi sembra proprio il tema del matrimonio, dato che giorni fa il vicepresidente Binden si era detto a favore dei matrimoni gay, per poi smentire affermando che si riferiva alle unioni civili.

Ora, pur riconoscendo l’importanza di queste affermazioni mi chiedo perchè debba essere conferita tanta enfasi al matrimonio e al suo significato simbolico. Personalmente pensare al matrimonio mi fa venire l’orticaria, in quanto non posso non staccarmi dall’immaginario religioso che questo termine si porta dietro. Penso perciò alla chiesa, alle istituzioni ecclesiastiche, ecc ecc.

Perciò mi chiedo: se a livello legislativo unioni civili e matrimonio fossero equiparate, ci sarebbe ancora necessità di rivendicare il matrimonio anzichè l’unione civile?

è il valore simbolico di cui è investito l’istituto del matrimonio ad essere ciò che viene rivendicato anche per le coppie omosessuali? Ma tale valore non è irrimediabilmente compromesso dall’equiparazione secolare tra matrimonio e matrimonio religioso?

C’è veramente necessità di riappropriarsi di una parola, di un concetto, di una nozione così carica di un certo tipo di significato (significato che a mio avviso pesa così tanto), non sarebbe più semplice appropriarsi di un nuovo concetto? è la volontà di pieno riconoscimento sociale quella che ci spinge a rivendicare  il matrimonio anzichè l’unione civile? Ma se così fosse non rischiamo di essere a nostra volta condizionati proprio dal significato religioso, che viene rifiutato, ma che rimane inevitabilmente sullo sfondo?