FINANZA/ 2. Euro e debito, un “imbroglio” che risale al 1981
Creato il 29 settembre 2012 da ArtigianautaGiovanni Passali
sabato 29 settembre 201 2
“Il grande imbroglio non è il governo tecnico. Il grande imbroglio è l’euro. La moneta unica dietro cui non è
stata messa una banca centrale vera. Il fiscal compact esprime in sé le idee di una politica imposta dalla
Germania, Paese egemone, che dovrebbe essere Paese solidale e che invece ha rifiutato questa solidarietà. E
se ad andare via dalla zona euro fosse la Germania non sarebbe una tragedia”. Queste le parole di Silv io
Berlusconi, durante la presentazione dell'ultimo libro di Renato Brunetta. Mi pare che il grande
imbroglio si consumi di nuov o. E si tratta dell'imbroglio della menzogna. Ov v iamente la menzogna
prende piede dov e alberga la smemoratezza. La memoria è la grande nemica della menzogna. E allora
prov iamo noi a ricordare quanto è successo, come siamo arriv ati a questa crisi, com'è scoppiata questa
crisi. Magari v iene pure qualche idea sul perché questa crisi non passa, e cosa fare per superarla
dav v ero.
La crisi per l'Italia nasce come conseguenza del div orzio tra ministero del Tesoro e Banca d'Italia nel
1 981 . Di fatto, la Banca d'Italia smise di comprare i titoli di stato italiani, lasciando che l'acquisto, e
quindi il prezzo e il v alore dell'interesse, fossero determinati dal “libero mercato”. Ma tale mercato non
era e non è tanto libero, essendo di fatto riserv ato a pochi utenti qualificati; a tali pochi utenti è
sufficiente mettersi d'accordo per spuntare un prezzo sempre più conv eniente per loro. E sconv eniente
per lo Stato. Tale passaggio storico è spiegato molto bene nel v olume di Nino Galloni Chi ha tradito
l'economia italiana?, edito da Editori Riuniti. Riassumo con un grafico (riportato a fondo pagine) i dati
presentati in quel libro, poiché tutti sappiamo bene che un'immagine rende più di mille parole.
Il grafico di cui v oglio parlare v alorizza a 1 00 il debito nel 1 950, e su questo calcola il tasso di interesse
netto, cioè il tasso di interesse meno l'inflazione. Come si può v edere, la v ariazione del debito, cioè la
v elocità di crescita del debito dov uta al tasso di interesse reale (e non a nuov i debiti) è stata sotto
controllo fino al 1 980. Addirittura, tra il 1 97 0 e il 1 980 il debito dov uto agli interessi è diminuito,
poiché l'inflazione era superiore al tasso di interesse. Come è ov v io, l'inflazione fav orisce chi è
indebitato. Da allora, il peso del debito dov uto alla crescita incontrollata degli interessi è sempre
aumentato. Il v ero problema dopo il 1 980, ev idenziato dal grafico, è che si è perso il controllo sulla
dinamica di crescita del debito nel tempo. Sembra che ci sia dimenticati di una regoletta molto semplice
ma essenziale: il debito cresce nel tempo.
Ormai non serv e più ev itare di fare nuov i debiti, poiché sono gli interessi a rendere insostenibile il
debito. Modestamente, lo av ev o detto e scritto due anni e mezzo fa, quando si iniziò a parlare di
soccorrere la Grecia: dicev o che è inutile tentare di salv are la Grecia, poiché l'unico destino inev itabile è
il default, se non si cambia sistema monetario. Alla Grecia finora abbiamo prestato oltre 1 30 miliardi,
ma i problemi non sono passati, mentre la condizione sociale dei greci è peggiorata decisamente e si
parla di nuov i prestiti per ev itare il default.
Nel frattempo, l'Italia ha messo al gov erno un professore che giusto un anno fa andav a in telev isione a
dire che “dobbiamo celebrare il grande successo dell'euro, e qual'è la più grande manifestazione del più
grande successo dell'euro? La Grecia!”. Questo è il professore che il centrodestra ha sostenuto fino ad oggi.
E questo è il professore che, a quanto pare, il centrodestra si prepara a sostenere, dopo av er perso le
elezioni, insieme al centrosinistra, che, pur v incente alle elezioni, si scoprirà troppo debole per
mantenere un gov erno con un sufficiente margine di sicurezza.
Ora ci accorgiamo che “la Germania non è stata solidale”? Va bene, ma questa è l'Europa dell'euro e delle
banche centrali, non l'Europa dei popoli. Hanno v oluto fare l'Europa unita solo per la moneta, con
decisioni politiche e passando sopra la testa dei popoli. Quando si sono accorti che i popoli non av rebbero
mai approv ato questo tipo di Europa, allora hanno smesso di chiedere il consenso dei popoli tramite i
referendum. E ora ci si lamenta che “la Germania non è stata solidale”?29/09/12 FINANZA/ 2. Euro e debito, un “imbroglio” che risale al 1......................
Potrebbero interessarti anche :
-
#matteostaisereno - Dovevi rottamare metà del PD in un anno, e ci sei riuscito
-
Ecco quali sono le posizioni dei partiti italiani sull’immigrazione
-
Legge elettorale: proposta per portare l’Italicum alla Camera il prossimo 27...
-
Quello che il renzismo non dice (88) – Degli scandali politico-tangentari al...
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Le misure dell’anima di Brunetta
Il deputato Renato Brunetta fa un intervento in aula, ha un discorso scritto, legge tenendo il foglio davanti a sé, mentre con l’altra mano tocca ripetutamente... Leggere il seguito
Il 12 marzo 2015 da Andreapomella
SOCIETÀ -
Il patto del Nazareno non c'è più, ma per la mitica Serracchiani "è meglio...
Il patto del Nazareno siglato tra Silvio Berlusconi e Matteo Renzi è finito sul «banco degli imputati» durante la riunione del comitato ristretto di Forza... Leggere il seguito
Il 04 febbraio 2015 da Tafanus
POLITICA, SATIRA, SOCIETÀ -
Finisce in vacca la Posta Certificata targata Brunetta. Una certi figata pazzesca
Ero un sempre meno orgoglioso possessore di una casella di "Posta Certificata" (dal Governo Italiano, nientemeno!) Lo ero fin dalla sua nascita, nel 2010. Leggere il seguito
Il 03 febbraio 2015 da Tafanus
POLITICA, SATIRA, SOCIETÀ -
Il discorso di fine anno del Presidente Napolitano. Video: le critiche di...
“Sto per lasciare rassegnando le dimissioni: ipotesi che la Costituzione prevede espressamente”. Così il capo dello Stato Giorgio Napolitano si è rivolto... Leggere il seguito
Il 01 gennaio 2015 da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Senza ricatti (ovvero il patto del bavero)
ROMA - Un uomo con il bavero alzato esce dalla sede di Forza Italia, martedì sera, percorre 150 metri a piedi e s'infila non visto nel portone secondario d... Leggere il seguito
Il 18 dicembre 2014 da Funicelli
SOCIETÀ -
Gli effetti collaterali del Jobs Act
Di Salvatore SantoruRecentemente il premier Matteo Renzi ha definito il "Jobs Act" fondamentale e necessario per la crescita economica dell'Italia, in un'... Leggere il seguito
Il 24 novembre 2014 da Andrea86
ATTUALITÀ, SOCIETÀ