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Finanziamenti tasso zero: ma sono veramente a tasso zero?

Da Mutuonline

Finanziamenti tasso zero

Quante volte avete sentito o letto nelle pubblicità queste parole? Molte volte, lo sappiamo… si tratta di una tipologia di finanziamenti che sono indicati soprattutto per acquisto di beni di consumo (auto, computers, elettrodomestici, telefonini, etc.).

Finanziamenti tasso zero: ma sono veramente a tasso zero?
Forse non è il caso di dirlo, ma di ribadirlo: il tasso c’è anche se non si vede! Innanzitutto si può dire che il più delle volte ad essere zero è, contrattualmente (tenete a mente questa parola), il tan (tasso annuale nominale): dovendo poi sostenere spese come l’ istruttoria, il taeg (tassuo annuo effettivo globale) sarà maggiore di zero; ma se fosse tutto qui, non ci sarebbe molto da dire. Veramente gli interessi, anche se non sono presenti contrattualmente (per il cliente che stipula il contratto di finanziamento per acquistare il bene), sono presenti e vengono pagati tramite il prezzo finale del bene acquistato, che viene maggiorato di uno spread: in poche parole, se il consumatore acquistasse in contanti, spenderebbe meno (esattamente di questa quota interessi).

E’ chiaramente lo stesso discorso che è possibile fare per un mutuo casa: pagando l’ immobile subito in contanti, si spenderebbe di meno; ma mutui e finanziamenti si richiedono proprio perchè non si dispone della liquidità necessaria.

Bisogna quindi trovare il finanziamento più conveniente; ad esempio si desidera acquistare un bene che ha di mercato un valore di 1000€: non possedendo tale cifra, si decide di comprarlo in un negozio che offre un finanziamento tasso zero da 11 rate da 100 euro ciascuna. L’ esborso sarà quindi di 1100€ (che, detto per precisione, è il prezzo del bene messo in vendita in questo negozio: i 100€ in più sono gli interessi del finanziamento tasso zero): è conveniente?

La risposta è no! Infatti si ha un tasso mensile dell’ 1,6% circa, che corrisponde ad un tasso annuale effettivo (su 12 mesi) del 20% circa (tralasciamo eventuali spese istruttoria): con 11 rate da 100 euro si pagano 100 euro in più, con 12 rate se ne pagherebbero 200 in più (un quinto di 1000, quindi il 20%); è chiaro che per cifre di modesta entità, è possibile soprassedere per poter subito avere il bene desiderato (è su questo che basano la propria fortuna tali finanziamenti), ma quando le spese si fanno importanti, allora è più conveniente richiedere un “normale” prestito personale o simile.


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