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Fisiologia delle comete – Physiology of Comets – Francesca Diano

Creato il 28 novembre 2014 da Emilia48

 

Cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko su cui si è posata la sonda Rosetta

Cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko su cui si è posata la sonda Rosetta

 

FISIOLOGIA DELLE COMETE

 a James Harpur

 

I

 Sciamando come pesci di barriera

Corallina le comete saettano

Guizzanti nel ventre del cosmo

Che le attira come un amante

Avido di energia.

Angeli dalle ali di farfalla

Tempestate di occhi

Ardenti serafini fuochi pii

Sfiorano il sole invidioso

Dei loro corpi liberi e veloci

Dell’esattezza acuta del ritorno.

Sassi neri più dell’atro carbone

I loro cuori si sfrangono in frammenti

Di vita trascinati dal vento solare

Cauda pavonis et fulminatio 

Nella putrefazione

Perché la nigredo si compia.

Percorrendo l’antico sentiero

Oscurano abbagliano incendiano

Attraverso la trasparenza della chioma

Le quiete costellazioni fisse in cielo.

Da pascoli distanti si lanciano

A esplorare – astri fulgenti dell’istante -

Incaute nell’ardore che le consuma

Innamorate del vuoto s’immolano

Alla sete della scoperta

Compiendo il rito primigenio

Della creazione

Fiat lux

II

 Cuori di ghiaccio di carbonio e metano

Fusi insieme in un nucleo

Cui l’esigua albedo sottrae

In apparenza il lampo mercuriale

Sprofondano nel crogiuolo dello spazio

Perché si compia la trasmutazione

Della materia in luce e in energia

Nella sublimazione di un’anima volatile.

Sventagliando le chiome lievitanti

Come soli viventi nell’istante

Esplodono segnando tracce auree

Scrivono in cielo caducei eterei.

Fenici risorgenti dall’incendio

Del proprio corpo – pavoni siderali

Si raccolgono in branchi ai confini

Dell’universo ma per poco

Poiché amore le attira come calamita

Il metallo, fatto sacro dal sacrificio -

Aurea citrinitas -

Nella lestezza esatta del percorso.

III

 Rebis sidereo unione dei mondi

Creatori di vita

Sfranto il nucleo in frammenti sulfurei

Tutto saetta attratto dal sovrano

Pianeta che si volve come le ruote

Di Ezechiele – corpo olimpico

Striato di rossi vapori violacei

S’apre all’unione cosmica

Inghiotte e fonde

Rifonda e genera

In vortici di fuoco

Divina rubedo

L’atto primo d’amore

Quintessenza creatrice

Perché sia eterno inizio

E fine eterna

Nell’eterno ritorno

Che si compie tra le galassie.

IV

 Fiamma vivente

Come cometa l’anima

Si stacca dalla fonte dell’arsura

Che bruciando non arde

Che ardendo non brucia

Divampa nell’istante

Perché l’evento sia.

Vivida luce si riflette

Nella scia incandescente

In mille soli disgiunti

Che si fondono insieme

Come neumi – si scontrano

Cedono luce liquefatta

Creatura – si fa eterna nell’istante

Istantanea nell’eternità

Del proprio essere

Torna alla fonte vivente fiamma

Nebula contemplata e contemplante.

Maggio 2014

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PHYSIOLOGY OF COMETS

 

To James Harpur

 

 I

 Swarming like fish through

Coral reef comets dart, flashing

In the womb of the cosmos

Attracting their bodies like a god

In love greedy for energy.

Angels with butterfly wings

Studded with eyes

Burning seraphs pious fires

Brushing against the sun, jealous

Of their swift free bodies

And of their sharp exactness.

Black rocks darker than coal

Their hearts shattered in fragments

Of life trailed by the solar wind

Cauda pavonis et fulminatio

In putrefaction

To accomplish the nigredo.

Flying along the ancient paths

They dazzle – inflame – obscure

Through the transparence of the coma

The fixed constellations in the silent sky.

Dashing from distant pastures they explore –

Celestial bodies refulgent through the instant –

Incautious in their consuming  ardour

In love with the emptiness of space

Their lives devoted to discovery

Repeat incessantly the primeval rite

Of creation

Fiat lux

II

 Hearts of carbon ice and methane

Merged together in the nucleus

From which the pale albedo seems

To steal the mercurial lightning.

Comets collapse in the crucible

Of space so that the transmutation

Of matter in light and energy may be perfected

By sublimating  their volatile soul.

They wave the swelling comas

Like living instant suns

Exploding – tracing golden lines

Writing ethereal caduceus in the sky.

Phoenixes resurrecting from the flame

Of their own body – sidereal peacocks

In flocks they gather at the border

Of the universe – but only for an instant

As love attracts them like hard metal does

A holy magnet, in the swift citrinitas

Of their ritual path.

 

III

Sidereal Rebis union of worlds

Creator of life, its nucleus

Shattered in sulphureous fragments

It darts attracted by the sovereign

Planet revolving like Ezechiel’s wheel –

Olimpic body streaked

With red violet vapours –

Opening to the cosmic union

Swallows and melts

Melts again and regenerates

In flaming vortexes.

Divine rubedo

The first act of love

Quintessence of creation

So that eternal may be the beginning

And eternal the end

In the eternal return

Taking place in a circle

Among the galaxies

 IV

 Living flame

Like a comet the soul

Parts from the source of its burning thirst

Burning yet not scorching

Scorching yet not burning

Like wildfire spreading through

The breath of time

That the event may occur.

Vivid brilliance reflecting

The incandescent trail

In a million of disjointed suns

Yet cast together

Like neumes – they collide

Releasing shining liquor.

Creature – eternal becomes in the instant

Instantaneous in the eternity

Of its own being

Going back to the living source –

Flaming flame

Contemplating contemplated nebula.

May 2014

(C) 2014 by Francesca Diano RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

 



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