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Flavio Tranquillo racconta l’amore per il Gioco nel suo nuovo libro

Creato il 25 gennaio 2015 da Basketcaffe @basketcaffe

La passione per il Gioco è qualcosa che tutti noi che stiamo svegli la notte per vedere le partite NBA, che andiamo in curva a tifare la nostra squadra del cuore, che seguiamo la squadra del nostro piccolo paese impegnata in campionati magari di Serie D o Promozione, che facciamo parecchi chilometri per andare a giocare alle 21.30 con il gelo invernale in una piccola palestra con la squadra amatoriale, abbiamo dentro il cuore. E’ il nostro sangue. E’ quello che ci spinge a fare tutto questo e a passare ore ed ore a parlare, scrivere e discutere di tecnica, tattica, scambi e statistiche. Questa è l’essenza del Basket ed è quello che spinge molti di noi a fare sacrifici che altri, che non hanno la nostra malattia, non capiscono.

Questi sentimenti e questa “malattia” Flavio Tranquillo li ha descritti alla perfezione nel suo nuovo libro “Altro tiro altro giro altro regalo” edito da Baldini&Castoldi, in cui racconta com’è nato e come si è sviluppato il suo amore verso il basket in 40 anni, spaziando su tutti i temi e su tutte le sue esperienze di vita intrecciate con lo sport.

La più famosa voce del basket in Italia sviluppa il suo racconto proprio come una partita, pre-partita, 4 quarti di gioco, un overtime e il post-partita: dal 1 novembre 1975 quando vide per la prima volta una partita di basket (Milano-Cantù al PalaLido) fino alle ultime NBA Finals che hanno visto trionfare i San Antonio Spurs di Marco Belinelli, “Altro tiro, altro giro, altro regalo” è un racconto mai banale che spazia anche su argomenti più seri rispetto al gioco, come rispetto delle regole, legalità, etica, rispetto dei ruoli, proprio perché l’evoluzione di Flavio, prima tifoso, poi arbitro, allenatore e giornalista gli hanno permesso di vivere a 360° il basket e quindi di poter raccontare tutte le sue sfaccettature.
Da tifoso dell’Olimpia Milano in giovane età, passando per le prime radiocronache sempre per la squadra milanese con una serie di aneddoti davvero divertenti, per le esperienze da allenatore di piccole squadre e da arbitro (rispetto del regolamento e del ruolo provengono molto da questa sua esperienza) fino ad arrivare alla maturazione come giornalista e meritandosi il soprannome di “The voice” di Sky Sport (senza dimenticare le esperienze come coordinatore delle Final Four di Eurolega), la vita di Tranquillo è da sempre intrecciata con il Basket ed è proprio per questo che il libro non risulta mai banale, noioso o autocelebrativo, perché quando vengono trattati degli aneddoti personali (gli incontri con Doctor J, Bob McAdoo, il GM degli Spurs Buford e molto altri), viene fatto sempre in un modo professionale, caratteristica che contraddistingue da sempre l’autore del libro.

“Altro tiro, altro giro, altro regalo” è una frase entrata a far parte ormai stabilmente del vocabolario di Flavio Tranquillo nelle sue telecronache, molti di noi la usano anche quando vanno a divertirsi in palestra o al campetto con gli amici: il libro invece è entrato di diritto nella nostra biblioteca, perché quando un altro “malato del Gioco” scrive in questi termini di Basket non ci si può permettere di perdere l’occasione di leggere e condividere.

 

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