29 anni il prossimo 13 settembre, Nenê Hilario negli ultimi due anni sembra stia compiendo la sua vera maturazione professionistica. Da buona tradizione americana, a convincerci di questa crescita ci aiutano le statistiche.
Nella regular season appena conclusa, Nenê si è guadagnato il primo posto nella classifica della percentuale realizzativa dal campo. Una classifica guidata con 61.5% di media frutto di 402 canestri su 654 tentativi, seguito da altri due centri come Dwight Howard (59.3%) ed Emeka Okafor (57.3%). Quest’anno ha avuto inoltre la terza migliore valutazione offensiva della Lega: solo Tyson Chandler e Amir Johnson, in attacco, han fatto complessivamente meglio di lui.
Per raggiungere queste medie, un enorme contributo è giunto dalla sua grande capacità di prendere tiri ad alta percentuale, come sicuramente gli avrà ripetuto più volte in allenamento coach George Karl, che da sempre predilige questo tipo di gioco.
Uno dei miglioramenti più importanti è anche quello nei tiri dalla lunetta, che “stranamente” è un altro punto fondamentale nelle strategie offensive di Karl. Nenê al suo primo anno NBA, nel 2002/03, chiuse con 57.8%, ma già nel 2006/07 la sua media era salita al 68.9%, fino alle ultime tre annate, che ha sempre terminato con oltre il 70% di realizzazione.
Se proprio vogliamo trovargli un difetto, dobbiamo guardare ai rimbalzi. Da lui ci si potrebbe attendere una incisività più completa sotto canestro, ma forse ciò fa parte dell’atipicità di questo centro brasiliano, che a favore può vantare una capacità di palleggio non molto diffusa tra i suoi colleghi di ruolo.Denver ha cominciato con due sconfitte la dura serie di playoff contro i Thunder, una sfida tra due squadre che aspirano a diventare le mine vaganti di questa post season nella Western Conference. E Nenê non potrà che essere una delle chiavi di questi Nuggets, che da lui si aspettano soprattutto molti punti: non a caso, in squadra solo Gallinari ha una media realizzativa superiore alla sua e, in gara 1 contro Oklahoma, è stato l’unico Nugget a superare quota 20 punti.
Nenê è e sarà importante anche per un altro motivo, ben noto a Denver: la mancanza di veri lunghi, soprattutto per le continue difficoltà fisiche stagionali di Chris Andersen, che in difesa con Kenyon Martin dà un contributo decisivo. Ecco che allora il centro brasiliano dovrà continuare a restare concentrato anche nella propria metà campo, visto che il fisico è scultoreo e il posizionamento spesso perfetto.
Un ultimo promemoria per i Nuggets ci porta all’off-season: Nenê diventerà free agent al termine della stagione e lui, pur avendo confidato di voler rimanere a Denver, vuole allo stesso tempo sedersi e fare due conti, considerando anche il figlio in arrivo. Ma Denver pare avere già pronta un’estensione di contratto da 60 milioni di dollari…