Il poligrafico «blinda» i suoi circa 300 dipendenti. Non potranno essere di più, ma neanche di meno, assicura la direzione generale: lo afferma la segreteria dell’Ugl «carta e stampa» che informa, in tal senso, di un’intesa messa a punto con i sindacati.
Nello stabilimento di Foggia sono in arrivo nuove commesse che ruotano intorno all’impianto per la produzione di fogli adesivi.
La «macchina adevisizzatrice», come la chiamano in azienda, può diventare in prospettiva il fulcro della produzione industriale in via del Mare.
Passa, infatti, da lì la fetta più significativa delle produzioni di punta che comprendono oggi i bollini farmaceutici, i ricettari medici, le schede per il gioco del Lotto, le schede elettorali in vista delle ormai imminenti elezioni politiche.
E sono in arrivo altre commesse. Stiamo parlando di un mercato in grande espansione commerciale e che vede la cartiera foggiana protagonista anche nella ripresa di commesse – come riferiscono i sindacati – che l’Istituto poligrafico aveva esternalizzato ai privati.
« L’accordo che blinda i dipendenti presuppone proprio la possibilità che qualora l’impianto di Foggia si trovi a corto di commesse, l’Ipzs dovrà provvedere a ricercarne di nuove assumendo così un vincolo preciso nei confronti dei livelli occupazionali», spiega il segretario dell’Ugl carta e stampa, Luigi Scialoia.
E sempre per garantire «quota 300» (a questi vanno aggiunti un altr centinaio di lavoratori dell’indotto), l’Istituto poligrafico manterrà fede agli impegni assunti sostituendo il personale che sarà andato in pensione con l’assunzione di giovani con contratto di apprendistato professionalizzante. «E’ la formula – sottolinea l’Ugl – con la quale è stato riaperto dopo oltre trent’anni il canale delle assunzioni in via del Mare (88 nuovi ingressi, 36 dei quali hanno visto convertire il loro contratto a tempo indeterminato: ndr)».
da La Gazzetta del Mezzogiorno