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Formaggio Casera stagionato marinato, con rucola selvatica e la bellezza del formaggio nell'Arte!

Da Damt

Di Daniela

Formaggio Casera stagionato marinato, con rucola selvatica e la bellezza del formaggio nell'Arte!

Floris Claesz van Dijck, Still Life with Fruit, Nuts and Cheese,1613, Frans Hals Museum, Haarlem

Il formaggio per cià che mi riguarda golosità allo stato puro. Io non credo che siano molti i manufatti culinari più antichi di questo: la sua invenzione si perde nella note dei tempi e infinite e meravigliose sono le declinazioni a cui nel corso dei secoli la ricettta base è stata piegata. Oggi vorrei offrirvi una carrellata di bellezza, di cui godere con la vista, prima di assaggiare, godendo invece con il gusto, l'ottimo piatto che vi propongo oggi.

Tutto nasce da un po' di latte appena munto...

Formaggio Casera stagionato marinato, con rucola selvatica e la bellezza del formaggio nell'Arte!

Johannes Vermeer, Het melkmeisje,  ca. 1660, Rijksmuseum, Amsterdam

e da li parte la meravigliosa avventura del formaggio: come curiosità aggiungerò che la parola formaggio deriva del latino "formaticum", cioè "latte coagulato nella forma", usato volgarmente in luogo del classico caseus, da cui invece proviene  la parola cacio.

Formaggio Casera stagionato marinato, con rucola selvatica e la bellezza del formaggio nell'Arte!

Clara Peeters (1594-1659), Natura morta con formaggio, Mauritshuis (l'Aia)

In Italia, in particolare, abbiamo un numero incredibile di tipologie di formaggi, dai freschi ai più stagionati, dagli aromatizzati ai più naturali, dai morbidi ai sodi, dai caprini, agli ovini ai vaccini e a quelli di latte di bufala. E' stato il cibo contadino per eccellenza, nutriente, ricco e saporito. Accompagnato da qualche fetta di pane, costituiva un pasto completo.

Formaggio Casera stagionato marinato, con rucola selvatica e la bellezza del formaggio nell'Arte!

Georg Flegel (1566-1638), Natura morta con ciliegie, Staatsgalerie (Stuttgart, Germany)

La Valtellina non fa eccezione e qui si possono trovare delle eccellenti qualità, ottime da gustare semplici, senza null'altro, o in preparazioni saporite come le due che vi ho proposto settimana scorsa.

Formaggio Casera stagionato marinato, con rucola selvatica e la bellezza del formaggio nell'Arte!

George Flegel , Natura morta con ciliege, 1636, Staatsgalerie (Stoccarda, germania)

Queste che vi sto mostrando sono alcune delle tele che hanno per soggetto delle nature morte con formaggio: vengono dai più importanti musei del mondo e sono state dipinde da alcuni dei più  celebri pittori del genere......

Formaggio Casera stagionato marinato, con rucola selvatica e la bellezza del formaggio nell'Arte!

Joris Van Son, Natura morta con formaggio,1650, Palais des Arquieques (Tours, Francia)

E ora, dopo questa serie di immagini splendide, passiamo a qualcosa di meno artisticamente valido, ma buonissimo e molto saporito.

Formaggio Casera stagionato marinato, con rucola selvatica 

Ricetta dello Chef Fernando Bassi, membro della World Association of Chefs Societies 

Formaggio Casera stagionato marinato, con rucola selvatica e la bellezza del formaggio nell'Arte!

Ingredienti per 4 persone

200 gr di Casera stagionato (sostituibile, se non lo trovaste, con dell'Asiago stagionato almeno 1 o 2 anni)

15 gr di cipolla bianca

20 gr di uva sultanina

1,3 dl di vino bianco

30 gr di pinoli tostati

rucola selvatica (valeriana per me)

20 gr di miele di rododendro ( o millefiori o qualunque altro miele preferiate)

burro q.b.

sale e pepe

casera1
 Le quantità indicate sono indicative, nel senso che se volete sottolineare la dolcezza, aumenterete leggermente le quantità di miele o se amate la cipolla, potrete utilizzarne un po' di più. 

L'uvetta in questo caso non necessita di ammollo, perchè assorbe i liquidi durante la cottura.

Il vino conferisce la giusta acidità al tutto mentre i pinoli regalano croccantezza. Partiamo proprio da loro: fateli saltare in un padellino, tostandoli quanto basta per ottenere un bel colore dorato.

Stufate leggermente la cipolla affettata e l'uva sultanina con un po' di burro. Aggiungete il vino (che conferisce la necessaria acidità al piatto), del brodo di pomodoro (brodo con aggiunti pomodori e successivamente filtrato).

Cuocete a fuoco lento per alcuni minutii, aggiungendo a fine cottura il miele di rododendro, o acacia o qualunque altro tipo di miele preferiate (qui in valle ce ne sono di infiniti tipi....): aggiustate di sale e pepe e lasciate raffreddare.

miele rododendro
 

Tagliate il formaggio a fette piuttosto sottili, mettetelo in un piatto adatto e versate sopra la marinatura, lasciandolo riposare per almeno un paio d'ore.

Servitelo sopra un letto di rucola, o di valeriana, accompagnato da alcune gocce di marinatura, cosparso con i pinoli tostati e fettine di pane alle noci e una spolveratina di pepe appena macinato, se piace. Io l'ho accompagnato con un ottimo pane di semola rimacinata ai semi di zucca, di cui vi parlerò giovedì.

Il formaggio viene esaltato da questa marinatura e sprigiona aromi e profumi che, per chi ne è goloso come me, sono irresistibili. Vale decisamente un assaggio, considerando anche la semplicità dell'esecuzione !

Buona giornata a tutti

Dani


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