Mangiare in compagnia porta sempre l’allegria.
Mia zia sosteneva che a tavola non si devono affrontare argomenti che possono far nascere discussioni e malumori, perchè il momento della convivialità è gioia e buonumore. Aveva ragione.
I miei ricordi di buon cibo si legano al ricordo dell’amicizia, della spensieratezza e degli affetti familiari; l’ora di ricreazione a scuola e le merende, sempre poche e divise con i compagni e la pizzetta al taglio consumata allegramente il pomeriggio, mentre si passeggiava in città.
Il racconto di mio cugino, che d’inverno usciva di casa prima dell’alba per andare all’università e metteva in tasca le castagne ancora calde che avevano la duplice funzione: scaldargli le mani e mangiarle durante il viaggio.
Pasteggiare per me significava mangiare passeggiando, quello che oggi è lo street food; un mini-pasto, un involucro che contiene sfiziosità da consumare all’aperto, fuori casa, ma sempre in compagnia come fossimo tutti commensali allo stesso banchetto: la strada.
frittelle di formaggio al vino rosso
Gli ingredienti principali sono i formaggi svizzeri Sbrins e Gruyer. Con questa ricetta partecipo al contest Formaggi Svizzeri promosso da Tery, che ringrazio, nel suo blog.
occorrente per 40 frittelline:
200gr farina 0
100gr farina Solina tipo 1
50gr di lievito madre non rinfrescato
1 uovo fresco
250gr latte fresco intero
140gr patata lessa molto cotta
40gr zucca pulita
25gr di Marsala secco
5gr vino rosso corposo
1 pizzico di pistilli di zafferano
75gr di Sbrinz
75gr di Gruyére
5gr sale, evo
olio di semi per friggere
- riduci a piccoli pezzi la zucca, fai dorare e asciugare dall’acqua di vegetazione in padella con un velo di evo a fiamma bassa, lascia raffreddare
- sciogli e mescola il lievito nel latte, poi unisci le farine e impasta per due minuti
- sempre proseguendo con l’impasto, aggiungi: l’uovo, la patata schiacciata per bene con la forchetta, la zucca fredda e le farine, lavora per cinque minuti e per ultimo unisci il vino e poi il sale e lo zafferano, dopo due minuti dividi l’impasto in due contenitori differenti, coprili e lascia riposare per trenta minuti alla temperatura di 20°
- trascorso il tempo di riposo, riprendi gli impasti e aggiungi ad uno la Gruyére e all’altro lo Sbrinz, con la mano aperta inizia a “sculacciare” si, si proprio così, questo processo permette all’impasto di inglobare più aria possibile, dal basso verso l’alto per due minuti
- ricopri gli impasti e lascia lievitare per qualche ora sempre alla temperatura di 20°, il suo volume crescerà raddoppiando
- prepara un tegame dal fondo spesso, fai riscaldare abbondante olio a fiamma bassa, con un cucchiaino preleva l’impasto e versa quando l’olio avrà raggiunto il calore, fai dorare e scola su carta da cucina.
Ci sono ancora 23°, la giornata è calda, il cielo velato di un colore celeste pallido, è la giornata giusta per pasteggiare sul lungomare.