In “The wonderful Wizard of Oz”, Dorothy Gale è una bimba che vuole “vedere oltre l’arcobaleno”, a cui sta stretta la monotonia della sua vita. Quando un uragano spazza via la sua casa, si ritrova nella Terra Blu di Munchkin e la sua casa schiaccia e uccide la Strega cattiva dell’Est. Per ringraziare Dorothy, della procurata morte alla Strega cattiva dell’Est, la Strega buona del Nord, le dona delle scarpette d’argento , rivelandole che l’unica persona in grado di aiutarla, per tornare a casa, è il Mago di OZ. Da lì inizia il viaggio di Dorothy e Toto, il suo cagnolino , durante il quale incontra quelli che saranno i suoi compagni: lo Spaventapasseri di paglia, che desidera il cervello, il Boscaiolo di latta che vuole il cuore e il Leone codardo, che ambisce al coraggio.
Dopo svariate avventure, trovano il Mago di Oz, che in realtà , non può esercitare nessuna magia, ma riesce ad esaudire ugualmente i desideri dello Spaventapasseri, infilandogli una melma di crusca e spilli nella testa come cervello, del Boscaiolo,praticandogli una finestrella in petto e riponendo all’interno un cuore di seta riempito di sabbia e del Leone, facendogli bere una pozione che, a suo dire, infondeva coraggio. Per ricondurre Dorothy e Toto a casa, il Mago costruisce una nuova mongolfiera, e decide di tornare negli Stati Uniti con loro. A causa di un incidente, tuttavia, la mongolfiera parte con solo il Mago a bordo. Dorothy, disperata, va dalla strega Glinda, scoprendo che da sempre aveva con sé la soluzione per tornare a casa: le scarpette d’argento.
Ognuno di noi sa che mondo vorrebbe e che vita desidera, ma, sopraffatti dalla quotidianità , viviamo di voli mentali e perdiamo gli strumenti e i modi che ci possono condurre lì, ma che conosciamo e abbiamo già connaturati nella nostra mente.
Scrivere, confrontarsi,condividere parlare , partecipare è il modo migliore per fare un primo passo nel costruire i modi di agire. Per passare dal piano ideale a quello pratico, fondando una visione nuova, non occorrono grandi imprese , ma insinuare un dubbio, per convertirlo in certezza, dandogli una dimensione reale, disegnare “al di là dell’arcobaleno”. Essere delle piccole gocce, che inarrestabilmente e lentamente scavano la roccia, plasmandola . Utopia? No, “volli, e volli sempre , fortissimamente volli”