http://www.leparisien.fr/election-presidentielle-2012/
Si è chiuso ieri sera alle 22 il primo turno delle elezioni presidenziali francesi con un’affluenza al voto dell’80% circa e il 98% di schede valide. I risultati, pressoché definitivi, danno vincente il candidato socialista François Hollande, con oltre il 28% delle preferenze, seguito dal presidente uscente Nicolas Sarkozy, che si assesta al 27%, terza (e qui il dato si fa molto inquietante) la candidata dell’estrema destra Marine Le Pen con il 18%, quarto il candidato della sinistra radicale Jean-Luc Mélenchon, che ottiene un 11%, quinto il centrista François Bayrou con il 9%. Il prossimo 6 maggio i francesi torneranno a votare per il ballottaggio e il transito dei voti dati a Marine Le Pen, Mélenchon e Bayrou sarà decisivo per stabilire se Sarkozy riuscirà a ricompattare l’elettorato di destra (che, ahimè, si presenta maggioritario con oltre il 55%). Hollande potrebbe contare sugli elettori della sinistra (ma non è detto che i radicali lo scelgano in blocco) e anche su chi tra i moderati ha in uggia la politica europeista del vecchio presidente. Saranno due settimane al calor bianco, molto probabilmente il confronto televisivo sposterà qualche voto e la capacità di convincere gli incerti, tra cui quelli che non si sono espressi nel primo turno, potrà determinare il vincente. In generale, la Francia sta mostrando le incertezze e le ansie legate alla crisi economica attuale e la paura di un cambiamento troppo repentino, specie riguardo lo stato sociale. Sarkozy ha rimesso in discussione il welfare e si è inimicato un po’ di cittadini, dall’altra parte Hollande non possiede fino in fondo il carisma di chi sa convincere e rassicurare sul futuro. È una situazione a dir poco vischiosa che soltanto il 6 maggio potremo sbrogliare. On verra…
©Marco Vignolo Gargini