“Aplose ton trahana” (ha steso il trahanas) è un’espressione che si usa tutt’ora per indicare qualcuno che ritarda, che prende le cose con comodo. La sua stesura sotto il sole estivo cocente che serve per disidratare questa sorta di pastina quasi primordiale fatta con il grano appena macinato e latte o yogurt è un lavoro lento che richiede pazienza. La fretta non si addice a questo alimento che probabilmente è stata la prima zuppa istantanea nella storia dell’alimentazione. Perché a zuppa quasi esclusivamente si consumava fino agli anni 70 – 80 per poi cadere nel dimenticatoio. Nessuno voleva più questo alimento povero ora che ci si poteva permettere ben altro, a parte qualche impenitente donna di paese che imperterrita continuava a prepararlo.
Ingredienti:- 1 tazza da thè di trahanas- 3 uova- 100 gr. di feta- 1 zucchina grattugiata dai fori grossi della grattugia- un pugnetto di spinaci lessati e tritati- 2 cipollotti tritati (foglie verdi incluse)- menta tritata- 1 peperoncino tritato- sale- olio evoProcedimento:Lessare il trahanas in 2 tazze da thè di acqua non salata e lasciare raffreddare. Versare l’olio evo in una padella che poi può andare nel forno e far appassire il cipollotto. Sbattere le uova e aggiungere il trahanas, la zucchina, gli spinaci, il peperoncino e la menta salare leggermente. Mescolare e versare il composto nella padella. Cuocere per 5 minuti. Ritirare dal fuoco e inserire qua e là la feta tagliata a quadretti affondandola leggermente nella frittata. Passare al forno caldo e cuocere a 180 gradi per 20-25 minuti.