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Fritti in fretta (graffe)

Da Duespaghettinfamiglia

Ultimamente gli impegni di vita lavorativa e quotidiana ci hanno tenuto un po’ ‘calme’ sotto il profilo delle nostre pubblicazioni ‘bloggeriane’, ma c’è sempre tempo per recuperare: dove eravamo rimaste?

Quella di oggi non vuole essere una semplice ripartenza ma anche uno spunto di riflessione. Un pensiero che ci riporti un po’ indietro nel tempo… alla ricerca delle nostre origini, di quello che realmente siamo, perché noi altro non siamo che il frutto del nostro passato: lontano o vicino che sia, ad ognuno le proprie considerazioni; certo è che la distanza non dipende da una questione anagrafica.. dare uno sguardo al passato molto spesso serve a ricondurci sulle vie del presente, e ad aiutarci a delineare quelle del futuro: la distanza, a nostro parere, dipende dal senso che al nostro passato vogliamo dare.

“Una ricerca che si snoda lungo percorsi della memoria….. in un tempo mai davvero dimenticato, da cui ricavare il senso del presente e individuare gli “ingredienti” indispensabili alla ricetta del futuro. Rosa Gargiulo, Chiacchiere e Ragù – Diario gastronomico sentimentale ”.

Vi domanderete: cosa c’entra tutto questo con la cucina? Eccome se c’entra! Alle nostre spalle possono esserci ricordi più o meno belli, più o meno amari, dolorosi, più o meno intensi ma comunque che hanno sempre fatto parte di noi e che ci hanno reso l’Io di oggi. Perché creare questo blog? Colpa/merito del nostro passato: siamo cresciute con una mamma che ha sempre dato tutto per i suoi figli, forse anche troppo e che non ci ha mai fatto mancare niente, soprattutto il calore della casa e della vita insieme. La sua gioia, la sua passione dello stare in compagnia lo esprimeva agli altri, e a noi soprattutto, attraverso la cucina. Credo che la ragione per cui oggi cuciniamo così tanto (anche in casa) sia proprio questa… se la giornata è uggiosa, se c’è aria funesta in famiglia, se si è di malumore, la cucina ci riavvicina, riportandoci ai pensieri più caldi, quelli dello stare tutti insieme e forse nella vita è proprio questo quello che conta. E se si è felici? Beh, allooooraaaaaaa cuciniamo! Il minimo comune denominatore l’avrete capito; probabilmente con questo articolo potremmo anche rispondere a tutte quelle donne che non amano cucinare e che in maniera così caparbia si/ci chiedono: ma come cavolo fanno quelle donne ad aver voglia di cucinare? ‘Ritrovarsi’ (nel senso più ampio del termine) ci sembra un’ottima risposta.

 

“”La cucina è la metafora della vita o, forse, è la vita stessa” dove tutto acquista senso, e gusto, all’interno di una più ampia cornice: quella della famiglia, fondamentale punto di riferimento e di ritorno; degli incontri che, come bussole, ti indicano la strada a volte disorientandoti, altre tracciando per te l’unico cammino possibile; delle scelte personali che si intrecciano e si mescolano a quelle degli altri in un indissolubile impasto Rosa Gargiulo, Chiacchiere e Ragù – Diario gastronomico sentimentale

Come abbiamo detto, questa ripartenza non vuole essere semplice ed il titolo “Fritti in fretta” non è di nostra ideazione ma di Rosa Gargiulo, autrice del libro da cui sopra abbiamo riportato alcune citazioni e di cui vi proponiamo la lettura. Rosa Gargiulo è una mamma simpatica e spumeggiante, così ci è stata presentata, tra le cui opere vogliamo annoverare “Chiacchiere e Ragù, Diario gastronomico sentimentale” da cui abbiamo preso spunto per la pubblicazione della ricetta di oggi.

Possiamo definire quest’opera come un piccolo viaggio, che l’autrice vuol farci fare nei propri ricordi passati, ricordi legati alla famiglia e ai propri luoghi di origine, quelli della Penisola Sorrentina attraverso gli odori e i sapori del Sud: ogni ricetta delinea ‘momenti ed emozioni familiari’ passate che si intrecciano con la cultura e la storia dei territori calpestati e vissuti. Essendo anche noi di origini partenopee è stato difficile scegliere tra le ricette, rigorosamente di famiglia, riportate nel libro: pasta e fagioli, la pastiera, l’insalata di pasta perché ognuna ci riporta ad un ricordo ben preciso ed è per questo che vi riportiamo indietro nel tempo ai sapori d’infanzia dell’autrice, ma anche ai nostri, con quelli che Rosa definisce i “fritti in fretta” e che altro non sono che le graffe… Bon appettit à tout le monde

Fritti in fretta

Ingredienti

  • 500 gr di farina 00
  • 4 uova intere
  • 4 cucchiai di olio di semi di arachide
  • 2 dadi di lievito da 25 gr sciolti in 100 ml di latte non troppo caldo
  • 100 gr di zucchero
  • un pizzico di sale

Lessare le patate senza togliere la buccia, pelarle e schiacciarle. Aggiungere, amalgamando bene, la farina, le uova, l’olio, lo zucchero, un pizzico di sale e il lievito sciolto nel latte.

Quando l’impasto sarà ben compatto, pur restando morbido, suddividerlo in piccoli panetti che allungherete con le mani sul tavolo infarinato, formando dei serpentelli di pasta di cui intreccerete la testa e la coda.

Lasciare lievitare per circa mezz’ora.

Friggere in olio abbondante e ben caldo, lasciando che le graffe si dorino (consigliamo di cuocere a bassa fiamma in modo che si possano cuocere bene internamente). Rigirarle, quindi, in un piatto dove avrete versato abbondante zucchero in grani (non usate lo zucchero a velo).

Sappiateci dire.

daniela

 



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