Magazine Cucina

Friuli V.G.: Zuf (zuppa di zucca)

Da Patiba @patiba1
http://ierioggiincucina.myblog.it/album/foto-delle-ricette/4144633848.JPG

Zuf
(zuppa di zucca)

Tempo di preparazione: 10 minuti
Tempo di cottura: 1 ora e mezzo

per 6 persone

500 gr. di zucca,
pulita e tagliata a dadini
500 gr. di farina gialla
per polenta
mezzo litro di latte freddo
sale

Mettere in forno a 150 gradi la zucca e farla arrostire.
Mettere sul fuoco un paiolo di rame con due litri d'acqua e 16 gr. di sale.
Quando l'acqua bolle versare prima la zucca passata al setaccio e poi la farina
poco alla volta e a pioggia.
Con l'apposito bastone di legno mescolare sempre nello stesso senso;
se si ispessisse troppo, aggiungere un mestolo d'acqua bollente.
La polenta è cotta quando si stacca facilmente dalle pareti:
ciò avviene dopo circa mezz'ora di cottura, ma, per renderla più digeribile
e toglierle il sapore amarognolo,
è consigliabile portare il tempo di cottura a 1 ora.
Servire in una scodella la polenta e versare sopra il latte freddo.
A piacere si può spruzzare la zuf con un po' di cannella.
***

Il zuf al è un plat furlan che une volte si mangjave spes, soredut intes matinis di unvier. Al è fat cu la polente cjalde, cun parsore dal lat frêt. Vuê al è simpri plui râr; di un par di agns tal paîs di Tapoian ai 5 di Zenâr si fâs la Sagre dal Zuf, dulà che ducj a puedin cercjâ chest plat di une volte.

Zuf
(par 4 personis)
- Variant de Cjargne
400 grams di coce zale palombe – 200 grams di farine di polente – 50 grams di spongje –
½ litri di lat – 2 sedons di farine blancje - sâl
.
Meti intune pignate sul fûc une misure grande di aghe salade, fale bulî e fâ cuei la coce, netade e taiade a tocs, par 20 minûts; daspò disgotâle e passâle tal passadorie, cjapant su la creme intune terine. Meti sul fûc une caçarole e zontâ daurman, a ploie, lis dôs farinis, messedant dal continui cuntune sedon di len. Stasonâ par cirche 40 minûts, simpri messedant, e lassâ inclipâ prin di servî.

Ringrazio Ornella Angela che mi ha scritto: "Questa ricetta, che in dialetto friulano si chiama zuf, dalle mie parti (Susegana-Conegliano (TV) si chiama, o meglio si chiamava, perché ora se la ricordano solo le nostre nonne, "patugoi" o anche "pestarei co a zuca". Mio padre ricorda sempre che la sua nonna diceva:" Tosatei ste boni che ve fae i patugoi!" (= bambini state buoni che vi faccio i pestarelli). Da piccola li mangiavo qualche volta d'inverno, col latte appena munto, e mi piacevano da morire. Mi hai fatto venire voglia. Domani li faccio. Grazie per avermi ricordato la mia infanzia."

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :