Scordate la lista della spesa. Scordate il carrello stracolmo. Scordate il frigorifero pieno. Anzi, se in preda a fame spasmodica aprirete quest’ultimo, l’impatto sarà traumatico. Perché? I pochi soldi a nostra disposizione li investiremo in svaghi e vizi piuttosto che alimenti. Per non parlare della pigrizia nel dover fare la spesa. Il frigo apparirà quindi, in questa spoglia veste: una bottiglia d’acqua semivuota, un pacco di würstel, maionese, ketchup e se va bene dell’affettato pronto all’uso repentino. Il pane poi… assente il più delle volte o raffermo in piccoli pezzi, così duri da diventare veri e propri oggetti contundenti. Non tutto però verrà a mancare, come ad esempio le provviste in quantità industriale di pasta e scatolette di tonno rigorosamente in offerta: è l’accoppiata culinaria che va per la maggiore tra i fuorisede, per pranzo o cena, spesso e volentieri in entrambi i casi lo stesso giorno.
L’unica salvezza, sono le fantasmagoriche provviste che di sovente i tuoi affibbiano al rientro dalle vacanze. Avete presente vero? Quei pacchi fastidiosissimi da trasportare nei viaggi in treno o che riempiono i cofani delle macchine a tal punto da impennarle davanti. Per quanto stracolmi di qualsiasi leccornia possano essere, verranno polverizzati in non più di tre giorni, quando un normale esercito andrebbe avanti per un mese. Chissà perchè.
SPESA: AUTONOMA O COMUNITARIA?
Condividere con più persone frigorifero e qualsiasi mobiletto della cucina, può rappresentare un grosso problema, ma esistono due modi per affrontare lasituazione. Il più gettonato, quando tra coinquilini si è alle prime conoscenze, è il “chi fa da sé fa per tre”. Uno scomparto del frigo diventa una sorta d’affitto personalizzato al freddo, così come lo spazio nella dispensa dove conservare qualsiasi acquisto. Unica spesa da dividere, le utilità di uso comune: tovaglioli, detersivo dei piatti e così via. Se invece il feeling tra studenti si protrae da più tempo, si può proporre la condivisione dei beni: un tot settimanale da investire, lista spesa prestabilita, rotazione ciclica di chi va al supermercato. Tutto è di tutti. Il procedimento deve essere coordinato alla perfezione in simbiosi totale con le decisioni altrui. L’inconveniente? Coinquilini troppo pignoli e incresciosi litigi sul consumo spropositato degli acquisti...
TOP 5 CONSIGLI PER GLI ACQUISTI
- Spesa minimale giornaliera: da evitare, dispendio immane di quattrini
- Pane terminato: fetta di prosciutto solitaria e addio panino
- Caffè-sale-zucchero-olio: tutti li usano, nessuno li compra.
- Libero acquisto: qualsiasi voglia insana ma allettante sarà vostra
- Affettati: pratici e rapidi per spuntini in qualsiasi ora. Ricordate il pane
10
Media delle confezioni di pasta presenti nella dispensa. Carboidrato miglior amico dello studente