Negli ultimi tempi, Torino è diventata teatro di una serie di furti piuttosto inusuali: da Natale 2013 ad oggi, infatti, sono state ben cinque le chiese a cui sono stati sottratti gli oggetti, sacri e non, più diversi.
Le chiese colpite finora sono quelle di Rebaudengo, Grugliasco, Collegno, la Madonna di Pompei e in via San Secondo 90 a Torino. Non in tutti i casi si riscontra lo stesso modus operandi, e le entità dei furti sono state differenti: talvolta la sottrazione degli oggetti ha riguardato solo la pisside (sia vuota, sia colma delle ostie), talvolta, come nel caso della chiesa di vai San Secondo, è stato divelto il tabernacolo della cappella, originariamente fissato al muro tramite dei tasselli. In via San Secondo si parla di furto con scasso. Inoltre, i furti principali sono avvenuti tutti in chiese canoniche.
Si è indotti a pensare che un simile accanimento non sia casuale, come sottolinea l'arcivescovo Nosiglia, ipotizzando che i ladri dei calici sperino di rivenderli come oggetti preziosi. Non è però la sparizione dei calici a preoccupare maggiormente l'arcivescovo, quanto quella delle ostie:
-Questa concentrazione in poco tempo ci fa temere che qualcuno abbia preso di mira in particolare le chiese. È probabile che questi ladri pensino che le pissidi siano d'oro o d'argento: si illudono. Ma le ostie consacrate sono sacre, rubarle è un sacrilegio grave. Quando questo avviene, bisogna fare una "riparazione" [...]. L'eucarestia per i credenti è il tesoro più prezioso.-
È stato quindi inviato a tutte le Diocesi un comunicato che raccomanda di custodire le pissidi in un luogo più sicuro. È escluso che si chiudano le porte delle chiese per evitare ulteriori casi simili, come sottolinea nuovamente mons. Nosiglia: - Le porte sbarrate non sono accettabili. -Le chiese devono restare aperte, il Papa è il primo ad affermarlo. Nella pausa del pranzo, per esempio, ci sono persone che escono dagli uffici, entrano e pregano. E devono poterlo fare.- E' quindi anche sorta l'idea di effettuare dei "turni" di guardia per evitare nuovi furti.
Per quanto riguarda le motivazioni che spingono i ladri all'interno delle chiese, non è possibile al momento escludere alcuna ipotesi: -I furti sono stati messi a segno con modalità differenti. Certo, dove sono state prese anche le ostie si può pensare a una banda che voglia farne un uso sacrilego. A Torino sembra che siano sempre esistiti gruppi dediti a funzioni strane: bisogna evitare che possano appropriarsi facilmente delle ostie consacrate.-
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