Gad Lerner: "Inizia la parabola discendente di Renzi"

Elezioni regionali, Gad Lerner: "Inizia la parabola discendente di Renzi, de profundis per la nostra democrazia" (Gad Lerner - Huffington Post)

Renzi a capofitto

"Il crollo della partecipazione dei cittadini al voto nella regione che tradizionalmente garantiva l’affluenza più alta d’Italia suona come un de profundis per la nostra democrazia, da Bologna prende avvio la parabola discendente di Matteo Renzi". Così Gad Lerner commenta i dati sull'affluenza alle Regionali in Emilia-Romagna sul suo blog.

"Ricorderemo le regionali come il punto di non ritorno di una politica ritornata arrogante col trucco del falso rinnovamento renziano. Prima la disfatta del 'modello emiliano' impersonato da Vasco Errani. Poi la sceneggiata delle false primarie, con ritiro decretato dall'alto dell’unico vero concorrente di Stefano Bonaccini. Infine l’arrembaggio al carro del vincitore presunto, Matteo Renzi, da parte di una moltitudine di trasformisti".

Riassume così quella che legge come una disfatta su tutta la linea, l'editorialista di "Repubblica", che conclude: "Tutto ciò rende umiliante il risultato elettorale del Partito Democratico in Emilia Romagna, abbandonato dalla maggioranza dei suoi elettori e perfino insidiato nel suo primato da un leghista divenuto emblema della destra".

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Noi, in un post recente, avevamo datato (accompagnando la nostra ipotesi col supporto di numeri e dati) la fine della luna di miele di Renzi alla seconda metà di agosto. Felicissimi se adesso anche altri cominciano ad accorgersi. Gli avvocati d'ufficio della disfatta renziana sono già tutti all'opera. Una piccola selezione delle scemenze correnti:

• a) La perdita di voti del PD è dovuta solo al calo di affluenza - Sbagliato. Sia in Calabria che in Emilia, il PD ha perso più voti rispetto al dato generale di calo dell'affluenza; nonostante il calo d'affluenza, la Lega ha raddoppiato il numero di voti in assoluto; esiste una "astensione attiva": io ho sempre votato in vita mia, ma se si fosse votato in Lombardia, NON sarei andato a votare, per la prima volta in vita mia. Non avrei potuto votare né per un partito dichiaratamente di destra, né per questa ambigua destra renziana mascherata da sinistra.

• b) E' noto che quando si vota solo in qualche regione, l'affluenza in genere cala. Cala, non crolla. Qualcuno riesce a farmi un esempio di una regione che abbia fatto registrare, prima d'ora, un'affluenza addirittura inferiore al 40% ???

La verità è che per fortuna l'elettorato italiano da qualche tempo è meno vischioso. Ci mette due minuti ad innamorarsi del cazzaro di turno (Mussolini, Craxi, Berlusconi, Di Pietro, Grillo, Bossi, Renzi), ma adesso ci mette meno di un minuto a scaricarli.

Pubblicherò più tardi una prima analisi del voto, dalla quale emerge, chiara e limpida, una cosa sola: in maggio, alle europee, la "marchetta 80 euro" ha funzionato perfettamente (gli italiani, purtroppo, sono un prodotto a basso costo), ma hanno già capito che i 10 miliardi di euro non c'erano, e quindi la marchetta la stanno già restituendo cogli interessi attraverso lo strumento ignobile di aumenti mascherati (male) di imposte e accise, e di drastica diminuzione di servizi. Con buona pace del Serial Tweetter che già all'una di notte aveva cantato vittoria attraverso il tweet postato in calce, che passerà alla storia come l'autogoal del Comunardo Niccolai 'de noantri.

Tafanus

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