Gad Lerner lascia La7 dopo 12 anni: “Tutto ha un termine, e nel mio caso si tratta solo di un lieve anticipo sulla tabella di marcia che mi ero prefissato” spiega il giornalista in un post sul suo blog. “A 12 anni dalla sua fondazione, cui mi onoro di aver partecipato, lascio La7. Con tutto l’affetto e la riconoscenza, pur mantenendo un rapporto di amicizia con il nuovo azionista Urbano Cairo, lo confesso: non mi ci ritrovo più. A scanso di equivoci sgradevoli – difendere il lavoro compiuto dalle malelingue resta un dovere – in tutti questi 12 anni, fino all’ultimo, il rapporto costi/ricavi/ascolti delle mie trasmissioni è stato eccellente. Lo sanno i vari manager che si sono succeduti. Se ora interrompo la collaborazione che Cairo mi offriva di proseguire è perché bisogna saper riconoscere il tempo che passa, anche il logoramento, le mutate condizioni ambientali, le nuove scelte editoriali legittime ma distanti dalla mia visione. Ringrazio tutti, a cominciare dai miei meravigliosi collaboratori. Sono stati 12 anni belli. Ma non trovo saggio invecchiare davanti a una telecamera. Conto di avere ancora qualcosa da dirvi e da darvi”.
Intanto ieri Urbano Cairo, il nuovo proprietario di La7, ha presentato i palinsesti autunnali della rete. Confermati, in prima serata, Corrado Formigli al lunedì con Piazza Pulita, Michele Santoro al giovedì con Servizio Pubblico e Maurizio Crozza al venerdì. New entry Salvo Sottile, che condurrà il martedì sera un programma di cronaca, rivolto principalmente al pubblico femminile che, secondo Cairo, “La7 deve intercettare meglio e su cui c’è da fare. Sottile è la persona giusta al posto giusto”. Ancora incerto il giorno di programmazione del nuovo programma di Gianluigi Paragone (altra nuova entrata): “Il direttore Paolo Ruffini e i suoi uomini stanno lavorando anche sulla domenica di prima serata e non è detto che Paragone non possa trovare spazio lì». Confermata infine Lilli Gruber con Otto e mezzo (in onda anche il sabato) mentre in primavera tornerà Daria Bignardi con Le Invasioni Barbariche.