Magazine Società
"In un amichevole colloquio ho informato la signora Cancelliera Federale della decisione di ritirarmi dal mio incarico politico e l'ho pregata di accettare le mie dimissioni. E' il passo più doloroso della mia vita. E non me ne vado soltanto a causa della mia tesi di dottorato, così difettosa, per quanto io comprenda che questo, per gran parte del mondo scientifico, sarebbe un motivo valido.Il motivo risede piuttosto nella questione se io possa ancora adempiere alle alte esigenze che io stesso accordo alla mia responsabilità. Fino a questo punto ho avuto la responsabilità di un dicastero rilevante. Una responsabilità che richiede la più indefessa concentrazione possibile e un lavoro privo di pecche [...]Se tuttavia, come è accaduto nelle ultime settimane, l'interesse pubblico e mediatico viene quasi esclusivamente concentrato sulla persona di Guttenberg e sulla sua dissertazione, invece che, poniamo, sulla morte e il ferimento di 13 soldati, ha luogo un drammatico slittamento dell'attenzione a detrimento di quanti mi sono affidati. [...]Se non ne va più soltanto della mia persona, ma ciò finisce per ricadere sulle spalle dei soldati, allora io non posso più risponderne. E perciò, poiché l'incarico pubblico, la Difesa federale, il mondo scientifico e i partiti che mi sostengono ne vengono minacciati, traggo le conseguenze che io stesso ho preteso e avrei preteso da altri.Anch'io, come tutti, mi devo confrontare con le mie debolezze e i miei errori. Con quelli grandi e piccoli della mia azione politica, fino alla redazione del mio lavoro di dottorato. E per me è sempre stato importante non occultarli al cospetto dello spazio pubblico. Per questo mi sono sinceramente scusato con quanti posso aver ferito con i miei errori e le mie mancanze. E lo ripeto anche oggi, esplicitamente.Qualcuno potrebbe chiedersi perché mi dimetto soltanto oggi. In primo luogo per un motivo magari insufficiente per alcuni, ma fin troppo umano. Non è facile per nessuno, senza essere sconsiderato, voler rinunciare ad un incarico per il quale ha dedicato la propria vita. Un ministero a cui compete la responsabilità su molti uomini e sulle loro vite. Da ciò deriva il fatto che io abbia sentito il bisogno di prendermi il tempo necessario ad una decisione di tale portata, al di là dell'insistenza dei media e dell'opposizione. Sono in discussione eventi che si collocano molti anni prima del mio incarico. Per concludere una frase che può suonare inconsueta in un politico. Sono sempre stato pronto a combattere, ma ho raggiunto i limiti delle mie forze. Grazie."
da TEMPI FRU FRU http://www.tempifrufru.blogspot.com
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