Magazine Talenti

Garbage.

Da Arturo Robertazzi - @artnite @ArtNite
  • Categoria Cuore

Ho spento Franz Zappa. Ho spento il sigaro. Ho spento le candele.

Al buio: delle voci venire dalla strada, lontane; dell’acqua scorrere nei tubi, lenta; una musica attraversare le pareti, molesta. Sento un gran trambusto dentro, che a capire ciò che dice non ci riesco. Come un nastro magnetico, di quelli vecchi, mangiati a furia di ascoltarli, di quelli che fanno solo rumore. E nel rumore, suoni: “Scrivi di più; ZAGREB; dovresti avere una vita sociale più viva; pensi a lei?; non lavorare troppo, non lavori abbastanza; le manchi?; ZAGREB fra due mesi; scrivere; vivi ora; solo rifiuti.”

Come stridore di metalli, rumore, come di unghia sul muro.

Potrebbe interessarti anche:

  • 19 marzo 2011

    Troppo vicino al sole, Icaro.

    "The dream is over, yesterday" ... che io credevo che amicizia significasse amare, che vita significasse vivere - non morire - che amore significasse andare in spiaggia con costume, occhiali da sol...
  • 13 marzo 2011

    Nella giungla di Berlino.

    A pochi passi dalla S-Bahn di Friedrichstraße, nascosto tra la giungla di turisti e negozi globalizzati, se uno sa cercare, ci trova un tesoro. Lasciandosi la Sprea alle spalle, si apre una piazza al ...
  • 13 marzo 2011

    Che duole.

    ... che uno si sveglia e sente dolore. Come quando fa male la pelle, come quando fanno male i capelli, come quando fanno male le unghie: da qualche parte. Questa mattina, dolente, eri tu....
  • 9 marzo 2011

    Beep Beep!

    ... che uno si sveglia la mattina, fuori il sole, luce nella stanza, apre gli occhi e vede il buio: il sogno è intrappolato nell'animo e ne determina uno stato transitorio, metastabile, di emozioni pa...

4 Commenti a “Garbage.”

  • Garbage.
    panopticoncept scrive: 8 marzo 2011 alle 13:01

    Perché metti i punti ai titoli?

    Comunque ti leggo. Con saltuaria costanza, ti leggo.

    Un saluto,
    vincenzo (panopticoncept)

  • Garbage.
    Arturo Robertazzi scrive: 8 marzo 2011 alle 13:08

    Sì, in effetti ho sempre avuto il dubbio. Punto o non punto?

    … Mi piace molto la saltuaria costanza con cui continui a leggermi.

  • Garbage.
    bartel scrive: 15 marzo 2011 alle 09:55

    Dubbio serio il punto o non punto. A volte mi sembra che il punto sia funzionale, che sottolinei un pensiero magari nascosto in bella vista. Comunque ti scrivevo per farti i miei più sinceri complimenti per Torino. Bonne chance.
    Bartel

  • Garbage.
    Arturo Robertazzi scrive: 15 marzo 2011 alle 09:58

    Ci pensavo ancora ieri… Nel caso specifico dei titoli dei post, il punto mi piace. Ci sta proprio bene quella macchia nera a chiudere la riga.

    Per Torino: grazie mille!!

    :)

Lascia un Commento

Fare clic per cancellare la replica.

Nome (obbligatorio)

Mail (che non verrà pubblicata) (obbligatorio)

Sito web

Commento


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :