Lo so che l'ultimo modo di festeggiare dei chili persi è mangiando, ma c'è che, dopo mesi e mesi di duro regime alimentare, questo gateau di patate albergava insistentemente nei miei pensieri. E allora, l'ho fatto.
Nonostante non sia un piatto leggero, ho cercato di aggiungere meno grassi possibile, non ho usato burro, non ho insaporito particolarmente il purè con il quale l'ho preparato (niente aglio, prezzemolo o noce moscata, che ci stanno divinamente, ma io andavo di fretta).
Stavo per prepararlo in versione tradizionale, quando mi sono ricordata di una foto che mi piaceva particolarmente, vista sulla ricetta di una confezione di purè. Fatalità ha voluto che proprio a pranzo avessi preparato degli spinaci (erano frullati con latte e parmigiano) e che me ne fosse avanzato qualche cucchiaio.
Li ho aggiunti così alle patate già schiacciate, praticamente in extremis, e questo tocco ha dato un sapore diverso al gateau.
Quella che vedete sopra, a destra, è la versione senza panatura, prima di andare in forno: l'ho fotografata per dare un'idea dell'impasto.
Inutile dirvi che questo piatto ai bimbi piace molto, perché è morbido, "patatoso", e col formaggio filante.
L'unica cosa che non ho ancora "risolto", e sulla quale mi arrovellavo mentre lo cucinavo, è come rendere un pò più compatto il composto di patate senza usare il pangrattato, in modo da rendere il piatto totalmente gluten-free. C'è chi non usa l'uovo, e si affida totalmente all'amido delle patate (ogni tipo di patata ha il suo impiego: per il gateau le migliori sono le più ricche in amido, come quelle a pasta bianca), ma penso sia una cosa che è possibile stabilire solo al momento, inbase alla riuscita del "purè": le patate devono essere quelle giuste, e l'impasto dev'essere già compatto mentre lo preparate. Il mio non mi sembrava "affidabile", e così ho aggiunto l'uovo per non vedermelo sfaldare al primo boccone.
E soprattutto la panatura: io la trovo buonissima e irrinunciabile, con la sua crosticina così croccante! Ho pensato a del pangrattato specifico, come quello di mais, oppure ad una farina senza glutine. Non so, che ne pensate?
Per 6 porzioni:
- patate a pasta bianca, 1kg
- parmigiano grattugiato, 150g
- latte, q.b.
- uovo, 1
- spinaci cotti, 50g
- caciotta, 200g
- prosciutto cotto, 150g
- pangrattato, q.b.
- sale e olio
Lessate, sbucciate, salate le patate. Passatele al passaverdura o con lo schiacciapatate: non frullatele al mixer, la preparazione sarà migliore e più compatta.
Aggiungete un filo di latte, il parmigiano, gli spinaci già conditi, strizzati e frullati.
Impastate con le mani fino a raggiungere la giusta consistenza, unite quindi l'uovo leggermente sbattuto, e se necessario un pò di pangrattato.
Tagliate la caciotta a fette non troppo sottili.
Dividete l'impasto in due parti, formate uno strato-base su una teglia rivestita di cartaforno.
Disponete su questo primo strato la caciotta, in modo uniforme, e il prosciutto anche su più strati (che volutamente mi sono fatta affettare di un certo spessore), quindi coprite con la seconda parte dell'impasto.
Cospargete di abbondante pangrattato, che distribuirete uniformemente inclinando la teglia in ogni direzione, e cospargete tutta la superficie con un filo d'olio.
Infornate a 225° (in forno già caldo) per 20 minuti, o finché la superficie non sarà dorata.
Servite tiepido.