Intorno a metà maggio sono partito per raggiungere Montpellier una città del sud della Francia dove già si respira l’aria dei Pirenei e della vicina Spagna. Uno scopo quasi di routine nel dover incontrare il sindaco di questa città. Il tema invece decisamente politico, sociale in qualche modo epocale. Il 29 maggio a Montpellier si sarebbe applicato un nuovo diritto costituzionale con un matrimonio gay. Il sindaco Helene Mendroux è una signora molto giovanile ed elegante. Ricordo di aver letto la sua età ma non vedevo nulla in lei che mi riportava alla realtà dei suoi 73 anni. Quasi da sempre Madame Mendroux vive in politica anche se di professione è medico. Per le informazioni raccolte prima dell’incontro pensavo che mi sarei ritrovato a seguire qualcosa di folcloristico e di certo molto utile per l’interesse mediatico con inevitabili ritorni economici sul turismo.
Ma cosi’ non è per Helene Mandroux , come sindaco socialista grande sostenitrice del suo Presidente Francoise Hollande, è un’occasione molto seria e molto attesa. E’ pronta e determinata nel voler celebrare lei stessa questo matrimonio. Montpellier non è una città scelta a caso per applicare la nuova legge francese che consente il matrimonio tra persone dello stesso sesso ma era da tempo un , diciamo, diritto acquisito. Sempre per iniziativa del sindaco Mendroux già a novembre 2009, per stimolare una legge che consentisse i matrimoni gay, erano state raccolte con” la Dichiarazione di Montpellier” firme importanti di consenso dai sindaci di Parigi ( Bertrand Delanoe) di Lille ( Martin Aubry) cosi’ come di Rouen,Toulouse e altri ancora. Ma nel febbraio del 2011 lo stesso sindaco Mendroux sposò simbolicamente, come coppia gay, un francese e un portoghese.
Oggi a distanza di qualche giorno tutto si è avverato. Il sindaco Helene Mendoux ha finalmente potuto ufficialmente celebrare il suo primo matrimonio tra Vincent Aubin e Bruno Boileau con i pieni riconoscimenti giuridici dello stato francese. Ma come sempre , dopo questa lunga premessa, riportiamo i nostri pensieri allo sport. Diciamo con orgoglio che nello sport questi ostacoli sono stati ampiamente superati ma ne parliamo perchè di questa evoluzione non si legge nulla o quasi e tantomeno è di interesse dell’informazione televisiva. Forse non tutti sanno che esistono delle Olimpiadi.
La prima edizione si svolse nel 1982 a San Francisco con il nome Olympic Gay Games ma in seguito, su contestazione del CIO ( Comitato Olimpico) per non rischiare una causa milionaria, l’organizzazione venne rinominata Gay Games. Si svolgono ogni 4 anni con una media di 10 mila atleti in competizione in tante discipline olimpiche sia estive che invernali. L’edizione 2014 avrà luogo a Cleveland dal 9 al 16 agosto. Nei prossimi giorni sarà ufficialmente annunciata la sede per i giochi 2018. I rappresentanti del Gay Games dovranno scegliere tra le candidate Amsterdam,Londra,Orlando ,Parigi e Limerick ( Irlanda). E detto questo andiamoci a ricollocare totalmente nello spazio dedicato al curling raccontandovi quello che esiste in Canada.
Come ho già avuto modo di spiegare il curling in Canada è praticato da milioni di persone. Quando uno sport è tanto popolare non è difficile che l’attività si possa suddividere in una infinita varietà di categorie o sottogruppi. Esiste ad esempio un campionato di curling per giocatori solo mancini e ovviamente , riprendendo il tema di apertura, un campionato per gay e lesbiche. Ci sono club a Vancouver,Calgary,Edmonton,Winnipeg,Toronto,Ottawa e Halifax. Il club storico per eccellenza è il Curling Club Les Fous du Roi ( hanno anche un loro sito http://www.curlinglesfousduroi.qc.ca/ ) a Montreal. Il campionato è molto competitivo e si gioca da gennaio a fine aprile di ogni anno.