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“Gay in the world”

Da Pianetagay @pianetagay
gay in the world“Caro amico/a, sono un ragazzo di 19 anni italiano, mi chiamo Massimo e faccio parte dell’Associazione “Arcigay Nuovi colori” di Verbania. Essendo io stesso un giovane studente, vorrei chiederti di aiutarmi a realizzare un progetto che ritengo molto importante: “Gay in the world”. Con questo appello su Facebook Massimo Varese lancia una importante iniziativache vuole raccogliere storie di omosessuali, lesbiche e trans. Lo abbiamo intervistato.
Che cosa è l’iniziativa “Gay in the world”?

“Gay in the world” è una ricerca sulle condizioni delle persone lgbt nel mondo.

Perchè nel 2011 è ancora necessario e urgente raccontarsi?

Ancora in 80 stati del mondo l’omosessualità è ritenuta un reato, in 10 stati la pena prevista è l’ergastolo e in ben 9 paesi vige la pena di morte per lesbiche e gay. Studi importanti ci dicono che il numero di giovani che tentano il suicidio in età adolescenziale è cinque volte superiore nel caso siano lesbiche o gay.
Che cosa pensi che racconteranno i giovani gay e lesbiche?
Penso che potranno raccontarmi situazioni vissute, che presentino problematiche e non, sui vari contesti della vita quali famiglia, amicizia, amore, scuola e/o lavoro. Società e culture molto diverse tra di loro troppo spesso hanno in comune una matrice di pregiudizio nei confronti di tutti i gruppi di minoranza e specialmente nei confronti delle persone lgbt.
Ci racconti un po’ di te? Come hai scoperto Arcigay?
Avendo vissuto una fase della mia vita, precedente al mio coming out, dove ho sperimentato la difficile fase dell’accettazione personale, ho sentito la necessità di mettermi in discussione e raccontarmi con persone che, come me, hanno vissuto questa fase, trovando risposta a questo bisogno partecipando agli incontri di Arcigay. Mi ritengo quindi fortunato perchè sia amici che famiglia mi hanno subito supportato, contribuendo alla mia serenità.
Perchè i giovani dovrebbero militare oggi nel movimento lgbt?
Rispondo a questa domanda con un’altra domanda: come possiamo pretendere che qualcosa cambi (sia nel nostro paese che nel resto del mondo) se siamo noi i primi a non fare nulla per cambiarla?
Pare che molti siano solo in chat, che non è un male ma…
Una chat dovrebbe rappresentare un’opportunità per fare conoscenza e comunicare. Molte volte però il mondo delle chat, gay e non, nasconde dei pro dei contro: vi è si la possibilità di fare amicizia, ma essendoci l’anonimato delle chat, molti utenti si sentono più disinibiti nel ricercare partner sessuali piuttosto che conoscenze vere e proprie.
Torniamo a “Gay in the world”. Come funziona?
Basta inviarmi l’esperienza alla mia mail: [email protected] e ovviamente sarà garantito il tuo anonimato.

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