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Gay Pride a Torino e legge contro l’omofobia

Creato il 28 giugno 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Il Gay Pride torna sotto la Mole. Gli ultimi quattro anni erano stati segnati da una revoca per la manifestazione tra le vie di Torino per iniziativa della giunta Cota, ma il 2014 sembra l’anno della svolta, come testimonierà la manifestazione che, il 28 giugno, colorerà nuovamente la città sfilando sotto lo striscione con l’ormai noto simbolo dell’arcobaleno. Il neo assessore alle Pari Opportunità, Monica Cerutti, aveva già annunciato questo lunedì il riprendere della manifestazione nel capoluogo piemontese. La cosiddetta “Onda” dei Pride è iniziata il 7 giugno a Roma e si concluderà il 19 luglio nella città di Reggio Calabria, attraversando idealmente così tutta la penisola. Il tema di quest’anno, decisamente “caldo” e attualissimo, è incentrato sui Diritti, sottolineato dall’emblematico e sintetico slogan “La diversità è un diritto, l’uguaglianza è un dovere”. Proprio l’assessore Cerutti ha inoltre fatto sapere che sarà presente al corteo del 28 giugno, aggiungendo che “sui diritti la Regione vuole cambiare rotta. Il conferimento del patrocinio al Torino Pride è un primo atto simbolico. Io ci sono sempre stata da consigliera ma questa volta la mia presenza avrà una valenza ancora maggiore. Ora vedremo se potrà esserci anche il presidente.” Il corteo inizierà alle 15.30 di sabato in piazza XVIII Dicembre, per poi sfilare per il centro fino a piazza Vittorio. L’apertura sarà assegnata al carro del Coordinamento Torino Pride, che sfilerà portando in piazza la tematica delle carte d’identità marchiate dal timbro “respinto”.
Ed è proprio questo “cambio di rotta” la novità principale di questo Gay Pride 2014 torinese, che potrebbe segnare l’inizio di un’apertura ad una legge contro l’omofobia. È infatti recente la comunicazione della Giunta comunale da poco insediata, secondo cui nei mesi a venire si impegnerà a stilare una legge “contro la discriminazione sessuale e l’orientamento dell’identità di genere”. Anche questa comunicazione è stata resa nota da Cerutti, che ha sottolineato il bisogno di “dotare ora la Regione di una legge contro le discriminazioni legate a identità sessuale e orientamento di genere facendo un lavoro condiviso all’interno, con il Consiglio, e all’esterno, in un’ottica trasversale, per provare che le pari opportunità sono un fattore di crescita per la comunità.” La Regione inoltre ha avvallato un contributo di natura economica per lo svolgimento del Gay Pride, a cui non è estraneo nemmeno l’organo dell’università: l’Università degli Studi e il Politecnico hanno infatti agito in concomitanza per sostenere la campagna a favore degli universitari, di qualsiasi orientamento sessuale essi siano, denominata significativamente “Everybody is welcome – Study in Torino”. Oltre che dalla Regione, il Gay Pride è inoltre sponsorizzato anche da enti privati.

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