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Gli attivisti della fondazione Rainbow Mission, che si occupano di organizzare la marcia dell’orgoglio gay, indignati avevano annunciato che avrebbero esposto causa contro la polizia; così la corte ha deciso di annullare la decisione sostenuta e motivata dalla polizia della città.
Nonostante la polizia sostenesse che la marcia avrebbe causato disagi al traffico, hanno avuto la meglio gli attivisti della fondazione lgbt sostenendo che quella decisione avrebbe negato i loro diritti.
La decisione della corte rappresenta una vittoria non solo per la comunità omosessuale ma anche una vittoria per rivendicare il diritto di unione a tutti i cittadini ungheresi, indistintamente dal loro orientamento.
A sostenere la causa degli attivisti lgbt ungheresi è scesa in campo anche l’Amnesty international, dichiarando che la negazione della marcia del gay pride era una vera e propria violazione dei diritti alla libertà di espressione e non solo di discriminazione, secondo quanto sancito dalle convenzioni internazionali sui diritti umani dei quali l’Ungheria fa parte.
Molto probabilmente la polizia non si fermerà e continuerà con la guardia oppressiva della manifestazione.
Eppure un servizio d’ordine, quale quello prestato dalla polizia, dovrebbe essere neutrale. Purtroppo nella maggior parte dei casi la polizia è costretta ad agire sotto ordine di qualcuno che sta al di sopra.
Nella manifestazione del 2001 i partecipanti alla manifestazione del Gay Pride sono stati costretti ad abbandonare la manifestazione, che era stata autorizzata ufficialmente, dopo che la polizia aveva iniziato a sparare contro la folla gay, pacifica, con cannoni ad acqua e lanciando gas fumogeno.
Tutto questo solo per sgomberare una via di passaggio che si sapeva sarebbe stata occupata in quel giorno per la manifestazione?
Ora si spera che la prossima manifestazione del Gay Pride di Budapest, che sarà dedicata alla rivendicazione del diritto alle unioni omosessuali, si svolga pacificamente.
Fonte: http://www.gaywave.it/articolo/gay-pride-budapest-si-fara/28339/
Vi abbraccio
Marco Michele Caserta
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