Magazine Diario personale

Gemini Goodbye...

Da Gloutchov
Gemini Goodbye... Se avete letto la comunicazione sulle pagine di Facebook della Pyra Edizioni, probabilmente, avrete capito il perché di questo titolo. Quando mi scappò un commento su Google+... furono tante le richieste di spiegazioni a cui non potevo rispondere. All'epoca non sapevo neppure che fosse tanto grave la situazione. E anche al momento in cui ne sono stato messo al corrente, ho mantenuto il silenzio... perché giustamente doveva essere la Pyra ad annunciare che...
Ma torniamo a Gemini... perché credo che tutti coloro che amano la fantascienza fossero davvero incuriositi dall'idea. Nei tre mesi (o poco meno) di vita sono giunti solo dieci racconti. Ammetto che mi aspettavo molto di più.  Di questi racconti solo 4 rispettavano in toto le regole che ci eravamo imposti. Due erano troppo lunghi (più o meno il doppio delle battute previste), il resto troppo corti (più o meno la metà delle battute previste). Non starò a guardare nel dettaglio ognuna delle regolette che avevamo chiesto di rispettare... soprattutto quelle che riguardavano l'impaginazione del testo... che ci avrebbe aiutato a snellire il lavoro di adattamento al formato dell'antologia, ma che alla fine era stata messa più che altro come pro-forma, e come tentativo di smaltire il numero degli aspiranti autori, tenendo solamente quelli motivati, e quelli che credevano a tal punto nel valore della loro opera da impegnarsi a presentarla al meglio delle loro possibilità. Ciò che più contava era la qualità dei racconti, lo stile narrativo, le trame, i generi presi in considerazione dagli autori. Per questo è stata data un'occasione a tutti quanti e dieci i testi... 
Gemini Goodbye... Nel frattempo si pensava a una ristrutturazione del progetto iniziale, così da poter contenere racconti brevi, e racconti lunghi. All'inizio ci si era prefissati una pubblicazione di circa centomila battute, ovvero cinque racconti da ventimila... da scegliere e pubblicare secondo le tematiche, in modo da ottenere un prodotto che avesse coerenza e spessore. Visto ciò che avevamo in casa, dovevamo scegliere tra un compromesso, o il rinvio della prima uscita, che doveva avvenire a gennaio.
Ma torniamo ai dieci racconti, che ovviamente non leggerete mai, che sono tornati completamente proprietà degli autori, e che avranno il destino che le tre Parche vorranno per loro.
Quali tematiche affrontavano questi racconti? Ebbene c'erano un paio di Space Opera. Un racconto Distopico. Un altro invece Ucronico, così come anche il Time Traveling. La Genetica ha raggiunto quota due, così come anche il Cyberpunk. Un racconto non è stato mai letto (ma verrà letto a breve, per completezza e curiosità), ma dal titolo direi che alza di un punto il numero di racconti dedicati al Time Traveling.
Gemini Goodbye...Gli stili sono stati vari e interessanti. E' qui che il filtro tra i promossi e i bocciati ha fatto strage, più che altro a causa dei gusti degli esaminatori. Ha prevalso la sobrietà, lo ammetto. Si sono salvati però un paio di casi in cui, nonostante il punteggio raggiunto non fosse altissimo, si è voluto premiare la capacità di varcare certi confini e di creare qualcosa di graffiante e d'impatto... anche se estremo. E' stato bello, tra le altre cose, trovare tra i racconti anche chi ha voluto affrontare la fantascienza con ironia. Premio al merito per l'iniziativa. Non è mancato chi ha scritto il proprio racconto con aggettivazioni pompose e altisonanti... e chi, invece, ha voluto omaggiare pellicole di fantascienza in maniera intelligente, o sfacciata.
Insomma... il progetto, seppur mai giunto al suo fiorire, è stato interessante. I lavori giunti avevano tutti qualcosa da raccontare. Soprattutto c'era in essi la passione.  Immagino che, se non fosse accaduto quanto è successo, avrei avuto una bella gatta da pelare nell'impaginazione della prima antologia. Come ho detto in precedenza, sognavo di focalizzare ogni numero su un solo argomento, ma ciò non sarebbe stato possibile. In questo post trovate le immagini di due ipotesi di copertina... probabilmente la vera Gemini non si sarebbe mai presentata con questa veste grafica, la loro realizzazione è stata puro divertimento personale... il richiamo a pubblicazioni del passato è evidente. Ecco... mi piace ricordarla così. E non si sa mai che, un giorno anche lontano, la Gemini non possa ancora, e sul serio, nascere.


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