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Genitori e figli, le distanze di un recente passato

Da Maestrarosalba
Genitori e figli, le distanze di un recente passato Un giorno un'amica mi disse che i figli ad una certa età non vogliono più uscire, né viaggiare coi genitori. Non specificò a che età ciò accade e fidandomi del competente passaparola tra genitori sono rimasta in vigile attesa del momento. In questi giorni di vacanza con la figlia, abbiamo girato tanto in auto e a piedi, segno che ancora il momento non è arrivato. Preso il sole, fotografato, passeggiato lungo gli arenili,  abbiamo visitato nuraghi semi diroccati, pozzi sacri, siamo stati spettatori di un palio ferragostano, come usa da queste parti. 
In macchina la musica la sceglie lei, di solito prima di uscire passa in rassegna i cd e ne porta qualcuno in auto, così mentre si viaggia riascoltiamo De Andrè, De Gregori, Simon & Garfunkel, Mike Oldfield e questa è la musica di noi adulti. Poi ascoltiamo i Modena, la Bandabardò, Madonna, Kurt Cobain e perfino Robbie Williams che fu la colonna sonora di un viaggio a Roma, complice il brano Feel che si sentiva ovunque.  Mentre ascoltavo, proprio ieri, mi è venuto da riflettere che i nostri gusti musicali si sono miscelati, noi le abbiamo fatto conoscere i cantautori, o i Pink Floyd, gli Uriah Heep, giusto per elencare i primi che mi vengono in mente,  lei ha portato in casa la musica che conosceva  e imparava ad apprezzare fuori di casa ed è diventata anche la nostra, perchè a noi piace la sua musica.  E' anche la musica dei pomeriggi a casa a studiare, il sottofondo musicale di tanti conflitti che il tempo paziente ha risolto, avvicinandoci più come persone con idee diverse, che come generazioni. Ed è così che, a un certo momento ho notato che i cd, tutti i cd presenti in casa, hanno conquistato un'unica posizione: i suoi e i nostri insieme.  E a me questo è sembrato abbia concretizzato il processo che si è consumato, l'accorciamento delle distanze genitori/figli e il raggiungimento di una sorta di unico piano.  Processo che non ha portato ad avere idee collimanti, a confrontarle semmai su un piano nuovo, perché ci sono posizioni che non si congiungono e non lo faranno mai, si  spera. O non lo so, forse siamo stati noi interessati ad imparare, curiosi come eravamo e come siamo di quello che accade intorno a noi, in attesa della maturità delle nuove generazioni, custodi involontari di una parte di futuro. Ho anche pensato che questo non è accaduto alla mia generazione, o almeno a me, tra me e i miei genitori è restata una distanza incolmabile sui gusti, tutt'al più ho rivalutato alcune cose, ma non sono mai entrate a far parte del repertorio delle cose che amo. E' anche vero che dall'adolescenza in poi, poco anche prima a dire il vero, non ho condiviso con i miei genitori viaggi o interessi, e neppure le mie confidenze, eccetto forse la passione per il cibo buono. Per il resto la distanza è restata tale.  E voi che distanze avete conservato?
© Crescere Creativamente consulta i Credits o contatta l'autrice.

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