Domani la Corte di Cassazione dovrà dire la parola definitiva sulle condanne inflitte a dieci manifestanti, accusati di devastazione e saccheggio, durante le note vicende di Genova 2001.
Pene pesantissime per un totale di più di 100 anni di carcere, per un reato previsto dal codice Rocco, il codice penale fascista. Pene che stridono con quelle inflitte ai vertici della polizia: da un lato i danni contro le cose, da un lato quelli contro le persone: da un lato condanne anche a 15 anni, dall’altro la prescrizione (i funzionari di polizia sono stati condannati per falso in atto pubblico, i reati contro le persone sono andati prescritti): da un lato il carcere, dall’altro la sospensione dal servizio e i percorsi rieducativi; da un lato un reato che c’è ma che risale all’epoca fascista; dall’altro un reato che non c’è – la tortura – e che nvece dovrebbe essere inserito nel nostro ordinamento a seguito degli impegni internazionali sottoscritti dal nostro paese.
La campagna Genova 10×100 ha raccolto oltre 30.000 firme, ma ancora si può firmare l’appello per chiedere di annullare queste condanne. Domani sono previste iniziative a Roma e in tutta Italia.
[AGGIORNAMENTO 13 LUGLIO 19.45]
Da pochi minuti è stata emessa la sentenza: per tutti e dieci gli imputati confermato il reato di devastazione e saccheggio. Per due di loro confermata la pena: cinque rinviati in appello e tre rimodulazione della pena perché potranno usufruire delle attenuanti
[AGGIORNAMENTO 13 LUGLIO 20.44]
Da quanto riportato dalle agenzie, questi nomi e pene di chi è stato condannato in via definitiva: Francesco Puglisi, 14 anni; Vincenzo Vecchi, 12 anni e 6 mesi; Marina Cugnaschi, 11 anni e 6 mesi; Alberto Funaro; 10 anni. Ines Morasca: 6 anni e 6 mesi. Per altri cinque nuovo processo d’appello.