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L’inverno è alle porte, si tirano fuori i giubbotti pesanti, i cappelli, i guanti e inizia il carosello delle gomme termiche.
La temperatura è importante: a 37°C abbiamo la febbre, a 100 buttiamo la pasta e intorno allo zero i bimbi sopiti dentro di noi sognano un risveglio imbiancato dalla neve, nonostante i possibili disagi. Le auto sono come le persone, hanno bisogno del cambio di stagione per essere efficienti ed affidabili al freddo.
L’automobilista medio è spesso confuso dalle gomme invernali, dalla loro utilità e dalle condizioni in cui usarle e per rendere tutto più torbido si sentono dire castronerie tipo “Ma va! Ancora non ha piovuto né nevicato, che te ne fai delle invernali??”. Un’auto media, intorno ai 1500 kg, poggia sulla strada con pneumatici di circa 20-22 cm di larghezza (per un totale inferiore ad appena un metro di gomma) e quindi le condizioni di questi sono l’aspetto più importante per la sicurezza di chi sta in strada.
Ci sono tanti numeri “notevoli” ma tra la prova del nove, il “non c’è due senza tre”; chi guida tutto l’anno deve ricordarne solo uno: il sette. 7°C è la temperatura critica di cambio degli pneumatici, quando la colonnina di mercurio scende a questa cifra è sufficiente andare a montare gli pneumatici invernali sulla propria auto. La ragione è molto semplice: le ruote sono rivestite di gomma perché questa è abbastanza morbida da copiare la forma dell’asfalto se premuta da una forza. Sotto i 7°C le gomme estive si induriscono e non svolgono bene il loro lavoro, per questo è necessario utilizzare una mescola diversa che mantenga la giusta consistenza col freddo e ci tenga ben ancorati all’asfalto. La pioggia o la neve non c’entrano nulla, ancora prima di questi fattori c’è solo la temperatura che infatti non solo influenza l’aderenza, ma anche il consumo: una gomma estiva al freddo si usura più velocemente durando meno chilometri del previsto.
Stabilito questo, cosa differenzia gomme termiche oltre alla mescola? Ovviamente serve una forma capace di espellere da sotto le gomme la maggiore quantità d’acqua che si può trovare sull’asfalto e, ultimo per importanza, la neve. Le invernali, infatti, incorporano dei piccoli intagli che formano lamelle, queste sono pensate per intrappolare la neve e utilizzarla a proprio favore visto che l’attrito “neve-neve” è molto maggiore di quello con la gomma, ma questo accorgimento è insufficiente, le gomme invernali non sostituiscono le catene, come il Codice della Strada vorrebbe farci credere. Contro ghiaccio e neve solo le catene o gli pneumatici chiodati sono in grado di offrire grip e sicurezza poiché attraversano gli strati morbidi alla ricerca di superfici solide su cui ancorarsi.
Il cambio di stagione per le auto non si limita alle sole gomme termiche, alla prossima settimana per scoprire cos’altro serve per preparare la propria auto contro il gelo.