Denaro e amore, due cose che sembrano non bastare mai al formidabile protagonista de IL MIO IMPERO E’ NELL’ARIA. Sembrerebbe uno spunto perlomeno banale per un romanzo, ma il suo “svolgimento”, il vivace dipanarsi della storia e la briosa prosa lo rende davvero degno di attenzione. All’inizio, sorprendiamo il diciannovenne Vic Gamalero barricato da giorni nel bagno di casa, con gran disappunto del resto della famiglia. Novello barone rampante, scopriremo pagina dopo pagina quale sia la sua reale ossessione, il segreto che condivide con la madre, svelandoci con il suo sguardo inquieto di giovane immaturo ma sveglio la realtà che circonda anche noi…
Gianluigi Ricuperati, Il mio impero è nell’aria, Minimum Fax
Vic Gamalero è un ragazzo nevrotico e geniale: ossessionato dal denaro, incapace di distinguere la linea che separa la gratuità dell’affetto dalla pervasiva presenza dei soldi, se ne fa prestare continuamente da genitori, amici, fidanzate, sconosciuti, provando ogni volta qualcosa di simile al sentimento amoroso. Imbastisce menzogne di ogni genere, inventa e veste molteplici identità (si improvvisa giornalista e impresario teatrale, si spaccia per architetto e consulente d’impresa); nel frattempo, la sua natura camaleontica e la sua stupefacente capacità di entrare nelle vite degli altri lo portano a contatto con persone di ogni tipo: disadattati, miliardari, recuperatrici di credito, eroine del volontariato. Fino a quando, tra debiti e truffe, Vic si ritroverà sull’orlo del baratro.
Scritto con una lingua rapida e avvincente, ricco di dialoghi battenti, scene indimenticabili e squarci di pura comicità, Il mio impero è nell’aria è il ritratto di un formidabile antieroe italiano del terzo millennio: cattolico, borghese ma sempre ai margini della convivenza civile, il suo rapporto patologico col denarolo conduce nelle viscere di un paese che proprio del denaro – il suo desiderio, la sua cronica mancanza o la sua scandalosa abbondanza – sembra aver fatto una malattia inguaribile.