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Cinque giorni solo di mandato e Luigi De Magistris, l'ex magistrato nuovo sindaco di Napoli, ha già dovuto incassare la sua prima sconfitta.
Dopo aver infatti baldanzosamente dichiarato che in soli cinque giorni avrebbe completamente ripulito la città dai cumuli di rifiuti che la sommergono, Giggino o'Flop, come veniva chiamato ai bei tempi della procura di Catanzaro in riferimento agli epiloghi deludenti della maggior parte delle sue inchieste, è costretto ad ammettere che non solo non è riuscito nell'impresa promessa, ma che addirittura la quantità di rifiuti accumulatasi per le strade di napoli è pure aumentata.
Non per questo il neo sindaco ha perso la sua proverbiale baldanza, anzi. Basta leggere quanto egli scrive sul sul blog personale per constatare quanto sia ancora convinto di aver trovato il giusto approccio per risolvere un problema che assilla la città del Vesuvio ormai da decenni, addossando la responsabilità del suo momentaneo fallimento...a Silvio Berlusconi (e chi sennò?).
Al sindaco de Magistris sembra proprio non passare per la testa nemmeno il più piccolo dubbio che il suo piano di smaltimento dei rifiuti, focalizzato sulla sola raccolta differenziata non può essere sufficiente per assicurare un efficiente servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani.
Del resto ammetterlo significherebbe disconoscere il piano presentato agli elettori, col quale De Magistris promise di rinunciare sia alla realizzazione di termovalorizzatori sia all'apertura di nuove discariche, che gli ha permesso di vincere le elezioni.
Allora cosa fare per uscire dall'impiccio? Soluzioni non sembra che le abbia trovate e sarà difficile pure che le trovi.
Certo, la città può essere ancora una volta ripulita, come già accaduto per ben tre volte, grazie all'intervento dell'Esercito e Berlusconi ha già avanzato l'ipotesi, ma ormai tutti avranno pure capito che si tratta di un soluzione d'emergenza che non risolve il problema alla radice.
Naturalmente bisognerà anche convincere gli altri comuni campani e le altre regioni italiane ad accogliere, ancora una volta, i rifiuti di Napoli, cosa non sicura, visti i rifiuti già incassati.
Perché il problema in fondo è tutto lì: i napoletani pretendono di non avere nel proprio territorio ne discariche ne termovalorizzatori, ma di spedire in giro per l'Italia e pure in Germania la loro immondizia. Immondizia che non potrà mai essere smaltita completamente neanche se si riuscisse a raggiungere la percentuale del 100% di raccolta differenziata vagheggiata dall'ex magistrato.
Il fallimento di De Magistris è così sicuro che sono i suoi stessi alleati del partito democratico a prendere le distanze dalla nuova amministrazione e anche a dichiarare, piuttosto comicamente, che loro sanno invece come risolvere finalmente la questione. Non si capisce allora perché hanno aspettato tutto questo tempo per mettere in atto quanto necessario dal momento che hanno governato la città e la regione per 20 anni.
Ultima comica uscita del sindaco di Napoli è stata la mancata trasferta in quel di Bruxelles, dove avrebbe dovuto chiedere lo sblocco dei finanziamenti a suo tempo disposti per finanziare la pulizia della città. probabilmente qualcuno del suo entourage deve avergli ricordato che quei fondi furono bloccati su richiesta di un parlamentare europeo dell'Idv di nome...Luigi de Magistris.
Un altro autogol di Giggino o'Flop, che sembra agire non per l'interesse pubblico ma solo per il suo personale vantaggio, mostrando tra l'altro una certa tendenza a combinare pasticci, come del resto la sua carriera da magistrato aveva già ampiamente dimostrato.
Il mediocre magistrato De Magistris, così l'ha appellato il suo ex collaboratore Giocchino Genchi, è infatti forse l'unico che poteva contendere a John Henry Woodkock la palma del Pm con maggior numero di indagini archiviate.
Del resto pure le numerose apparizioni del tenebroso De Magistris ad AnnoZero avevano mostrato una persona non solo chiaramente presuntuosa e piena di se, ma pure non particolarmente sveglia.
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