Il segreto per prevenire demenze senili e ricordare meglio è nel rapporto sonno veglia, nella ginnastica e nell’apprendimento di una nuova lingua. In più, chi ha studiato da giovane ha più possibilità di conservare sano il cervello, mentre enigmistica e calcolo, non aiuterebbero realmente a ricordare meglio.
Cervello in allenamento
Sulle capacità mnemoniche se ne sono dette tante. Ad esempio, si è detto che il
cosiddetto fitness per il cervello, vero boom commerciale degli ultimi tempi, ovvero i giochi mnemonici, di calcolo e l’enigmistica, non aiuterebbero a migliorare la memoria. Un campione di enigmistica, insomma, se dimentica alcune cose ( come le chiavi di casa o il posto degli occhiali) le continuerà comunque a dimenticare. Il fitness per il cervello funziona soprattutto per le abilità circoscritte al calcolo e alla risoluzione di problemi, ma non hanno effetti positivi sulla memoria. E’ quanto emerso da due studi apparsi sulla rivista Nature e Alzheimer’s & Dementia, rispettivamente condotte dall’università di Cambrige e del Connecticut. Inoltre, un altro dato importante riguarda il fatto che chi ha studiato da giovane, ha meno probabilità di ammalarsi di demenza senile con il passare degli anni.
Ma cosa rende la memoria migliore?
Il concetto di base sembra essere questo: ciò che fa bene al cuore fa bene anche al cervello.
I tre assi per rendere la memoria migliore sono :
Sonno. Dormire aiuta ad eliminare i ricordi inutili e a consolidare quelli a lungo termine.
Una sorta di selezione naturale del cervello.
Ginnastica. Il movimento fisico irrora i vasi sanguigni, ossigenando le cellule cerebrali e migliorando le prestazioni della memoria detta di movimento.
Imparare una nuova lingua. Si tratta di un modo efficace per contrastare l’ invecchiamento del cervello, poiché l’apprendimento di un nuovo idioma richiede abilità cognitive combinate tra loro.
Alimentazione poco grassa. Rende più fluidi i vasi sanguigni favorendo l’irrorazione del cervello e fra i neuroni.
Andromeda Aliperta