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Gioacchino Genchi è stato assolto

Creato il 14 aprile 2011 da Oblioilblog @oblioilblog

Gioacchino Genchi è stato assolto

Il superconsulente Gioacchino Genchi è stato assolto dal giudice per l’udienza preliminare di Roma Marina Finiti dall’accusa di accesso abusivo all’anagrafe perché il fatto non sussiste. Assoluzione piena quindi, come aveva chiesto il pubblico ministero Maria Cristina Palaia che durante l’indagine non aveva trovato elementi tali da giustificare un processo.

L’indagine era nata dal rapporto del direttore dell’Agenzia delle Entrate Stefano Crociata che aveva segnalato alla Procura presunti ingressi fuori norma di Genchi nell sistema informatico Siatel per verificare i dati di 238 persone e 8 tra aziende ed enti. 

L’avvocato difensore Fabio Repici, invece, ha dimostrato che tutti i controlli rientravano nelle attività d’indagine delegate dalla magistratura. I due nomi più importanti attenzionati da Genchi erano il maresciallo del Ros Giorgio Riolo e Maddalena Carollo. Riolo è stato poi condannato definitivamente nell’ambito del processo che ha portato anche all’incarcerazione dell’ex presidente della regione Sicilia Totò Cuffaro per sette anni. Riolo si è rilevato a tutti gli effetti la talpa che filtrava agli interessati notizie sulle inchieste per mafia. Maddalena Carollo invece era l’intestataria della scheda telefonica fornita dal capoclan Francesco Campanella a Totò Cuffaro che serviva a coprire i contatti tra l’ex Governatore e il sottufficiale. Il lavoro di Genchi ha contribuito in maniera decisiva a smantellare la rete degli infedeli alla Procura di Palermo e a condannare Totò vasa-vasa.

I guai per Genchi, tanto per cambiare, erano iniziati quando aveva iniziato a collaborare a inchieste contro i poteri forti: Poseidone e Why Not di Luigi de Magistris. Entrambe vengono sottratte illegalmente al PM e il perito viene messo sotto accusa. Nel marzo 2009 il suo studio palermitano viene perquisito ed emerge un fantomatico maxi archivio illegale dove conteneva intercettazioni di milioni di persone. Il ministro Alfano lo definisce un grave pericolo per la sicurezza dello Stato, Berlusconi descrive il caso Genchi come il più grande scandalo della Repubblica. Col senno di poi, tutte balle.

Nel frattempo Genchi è stato prima sospeso e poi espulso dal corpo di Polizia per via di alcune dichiarazioni provocatorie. In un congresso dell’Italia dei Valori dove aveva sostenuto la tesi che il lancio della statuetta contro Berlusconi fosse una bufala e sul suo blog aveva polemizzato con il capo delle Polizia Antonio Manganelli a proposito di alcuni provvedimenti introdotti, secondo lui troppo ossequienti alla linea del premier sulla sicurezza.

Oggi però Genchi può esultare:

E’ stato dimostrato che il mio caso, alimentato da una amplificazione senza precedenti, era una montatura. Ormai anche i bambini l’hanno capito. Dopo le anticipazioni del presidente del Consiglio, che mi aveva definito il più grande scandalo della Repubblica, il caso Genchi serviva solo a bloccare la mia collaborazione con l’autorità giudiziaria nelle più importanti inchieste che si stavano facendo in Italia. Nonostante tutto, non ho mai perso la mia fiducia nella giustizia. Mi sono presentato davanti al mio giudice e mi sono fatto processare.

Gioacchino Genchi è stato assolto


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