
Facciamo che per una volta abbiamo tutti il potere di dire cosa ci piacerebbe fare da grandi.OoooohStuporeMa allora non è solo un privilegio per infantiGià le sento le vostre elettrizzate reazioni a questo mio giocondo giocarelloFacciamo che inizio ioSo di avervi sdrumato l'apparato riproduttore con i miei appelli da scrittrice scrausa, ma lo sapete che io, oltre che protagonista assoluta ed indiscussa delle classifiche dei best sellers, penso a me stessa anche come imprenditrice.OoooohDavvero?Ma come sei istrionica Pata!Ebbene si, lo sono.Ma un istrione specifico.Io vorrei avere una piccola libreria.Il mio istinto imprenditoriale aleggia e veleggia comunque con coerenza, rispetto alla personcina che sono.Immagino una piccola isola felice, in cui è possibile trovare libri meno noti, tutti di donne, solo autrici, da Saffo alla Aleramo, passando per la Bronte fino alla Serrano.Mi piacerebbe organizzare, corsi di maglieria, raccolte fondi, presentazioni di opere, incontri per neo menopausali, eccetera eccetera, ed avere la possibilità di offrire una tazza di the o cioccolata o caffè, accompagnato da un bel muffin fresco e fragrante... Sarebbe una dimensione ideale in cui risiedere per godere della pura bellezza del mio habitat naturale, e guadagnare abbastanza per fare il giro del mondo, e cercare novità e nuove espressioni per rilanciare me stessa, ma, sopratutto, per far si che le persone si trovino! Riempire l'anima delle persone, facendo trovare loro espressioni che ancora non hanno ragionato far proprio al caso loro.Un circolo rosa.Non per sfrontato femminismo, ma perché io credo fermamente nel potenziale della vagina.Sono una, alla quale, il concetto di girlspower si è tatuato nei pensieri, e che vorrei tradurre in gesti... E lo so che questo è un gioco, e che abbiamo operato di utopia, ma sarebbe così bello...