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Giornata della memoria

Creato il 27 gennaio 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario

Pubblicato da Redazione

"Se non ricordiamo non possiamo comprendere" E.M. Forster
Lo sterminio che coinvolse gli Ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale costò la vita a due terzi degli Ebrei europei, circa sei milioni di persone. Un massacro com piuto in nome di un tragico ideale di superiorità della razza, quella ariana. 

Il cammino di un popolo: l’epopea degli Ebrei

Cancelli di Auschwitz

Si è scritto e parlato tanto di questa pagina nera della storia mondiale e si continua a tenere viva la memoria della tragedia perché nessuno, in futuro, commetta di nuovo gli stessi errori.
Ognuno di noi, nel suo piccolo, può dare un contributo per allontanare il più possibile il pericoloso oblio in cui rischiano di cadere i ricordi, se non li si mantiene vivi costantemente. Noi di Diario proponiamo ai lettori una breve introduzione sulla storia del popolo ebraico e una raccolta di libri per commemorare ciò che è stato e dare un piccolo contributo in onore della Giornata della Memoria, il 27 gennaio.
La storia del popolo ebraico è costellata di ostacoli, lunghi esodi e periodi di splendore. Per poterla comprendere pienamente è necessario leggere la Bibbia. E’ proprio in questo libro che sono contenute le tradizioni, le storie sui profeti e il credo degli Ebrei. Infatti la documentazione è molto scarsa e gli studiosi dibattono ancora oggi sull’interpretazione da dare ai dati biblici. 

Il cammino di un popolo: l’epopea degli Ebrei

G. Dore - L'ebreo errante

Si può comunque dire che la storia ebraica iniziò da un gruppo di popolazioni semi nomadi, dedite all’agricoltura e alla pastorizia, che vissero nella terra denominata “Mezzaluna Fertile”. Queste tribù rimasero “imbottigliate”, schiacciate dalla presenza delle grandi civiltà che sorsero in questa parte di mondo. Il loro viaggio verso l’Egitto, dunque, sarebbe stata una semplice migrazione in cerca di prosperità. Erodoto ipotizzò che gli Ebrei fossero arrivati nel Paese al seguito degli Hyksos, che conquistarono il Nord dell’Egitto (XVII-XVI sec. a.C.). Ciò spiegherebbe il periodo di pace che gli Ebrei vissero fino alla riconquista del territorio da parte egiziana e l’avvento del Nuovo Regno
Nel 1225 a.C. gli Ebrei tornarono in Palestina guidati da Mosè. E’ in questo periodo che venne stipulata “l’Alleanza” tra Dio ed il “popolo eletto”. Le 12 tribù di Israele si spartirono, nel 110 a.C. circa, gli attuali Palestina, Israele, Libano, Siria, Giordania e Siria, cioè il territorio allora conosciuta come “Terra di Canaan”. Il loro re fu il guerriero Saul. Si aprì cosi un periodo di prosperità e indipendenza. Le antiche tribù si urbanizzarono e il loro dominio si rafforzò con re Davide, che fece di Gerusalemme la capitale del suo popolo, e re Salomone, che costruì il Tempio di Gerusalemme. Questi due importantissimi regni abbracciano un arco di tempo che va dal 1010 al 933 a.C. Dopo questa fase di splendore il potere degli Ebrei iniziò a ridursi, a frammentarsi, divenendo vittima di antiche rivalità fra tribù per motivi religiosi, ma non solo, che portarono alla suddivisione in regni.

Il cammino di un popolo: l’epopea degli Ebrei

F. Hayez - la distruzione del tempio di Gerusalemme

Nel 587 il re babilonese Nabucodonosor conquistò Gerusalemme e distrusse il Tempio, facendo deportare gran parte della popolazione ebraica. Iniziò cosi l’epoca dell’esilio babilonese, che si concluse con la conquista di Babilonia da parte del re dei Persiani Ciro (539 a. C.). Fu in questo periodo che nacque la sinagoga come luogo di preghiera e incontro. Nel 515 a.C. venne ricostruito il Tempio e il potere religioso si rafforzò notevolmente, favorendo l’ascesa della Torah come legge di Stato, mentre il potere politico era controllato da dinastie vicine ai Persiani. Le vicende successive videro il passaggio in Palestina di Alessandro Magno, che si stava dirigendo in Egitto (322 a. C.), il dominio dei Tolomei alla morte del grande condottiero e il controllo siriano sfociato nella distruzione del Tempio nel 169 a.C. e in una nuova diaspora.

Dal 63 a.C. furono i Romani a controllare la regione, lasciando il potere giudiziario e amministrativo agli Ebrei. Nel 135 d.C., sotto l’imperatore Adriano, si verificò la diaspora definitiva del popolo ebraico, che fu in grado, nei secoli successivi, di fondare vere e proprie comunità in tutto il mondo. Non sempre gli Ebrei sono stati accettati davvero dai Paesi ospitanti, i pogrom avvenuti in Russia tra il 1881 e il 1921 che portarono alle migrazioni in Palestina (le “aliyot” in ebraico), ne sono la prova.

Il cammino di un popolo: l’epopea degli Ebrei

Celle della Risiera di S. Sabba (TS)

La Seconda Guerra Mondiale coinvolse gli Ebrei in una immane tragedia, conosciuta come Shoah, Olocausto. Le due parole non sono sinonimi, in quanto la prima (che significa catastrofe, ma anche desolazione) si riferisce al genocidio degli Ebrei polacchi negli anni ’40, mentre la seconda si riferisce allo sterminio, negli stessi anni, di Ebrei, ma anche Rom, comunisti, dissidenti tedeschi, omosessuali e cosi via. Gli Ebrei si ripresero ufficialmente la “Terra Promessa” nel 1948 con la fondazione dello Stato d’Israele, che portò al conflitto arabo israeliano. Il concetto di “ritorno” è molto importante per il popolo ebraico e profondamente radicato nella sua cultura e nella letteratura. Un popolo profondamente legato al suo Dio e alla terra. Gli Ebrei sono figli dell’antica alleanza tra l’Uomo e Dio.

"L'uomo dimentica. Si dice che ciò sia opera del tempo; ma troppe cose buone, e troppe ardue opere, si sogliono attribuire al tempo, cioè a un essere che non esiste. No: quella dimenticanza non è opera del tempo; è opera nostra, che vogliamo dimenticare e dimentichiamo." 

 Benedetto Croce, Frammenti di etica, 1922

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COMMENTI (1)

Da OK MORANDO SERGIO Crocefieschi Genova Malpotremo Lesegno Italia Argentina San Morando
Inviato il 28 gennaio a 19:05
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*Giornata della Memoria, per ricordare tutti gli omicidi, torture, esperimenti fatti a bambini, donne, uomini Ebrei e di altre Nazioni e Religioni perpetuate dai CRIMINALI TEDESCHI ma anche ITALIANI ..già perché purtroppo certi Italiani oggi pensionati si sono uniti a praticare le leggi razziali facendo compartecipare l'Italia a più massacri assieme ad i maledetti da DIO, milioni di morti e torture che mai e poi mai si deve fare dimenticare ci sono molti film fatti dagli stessi TEDESCHI in mano ad i Russi che ancora ad oggi NON sono stati fatti vedere cosa che invece andrebbe fatta..Certe pellicole devono essere trasmesse mandate in onda in tutte le nazioni del mondo e non solo nella giornata della Memoria. Tra le pellicole mai trasmesse vi sono anche quelle dei soldati Italiani..fatti morire di stenti e torture perché l'Italia firmò l' armistizio , ma sono qui ancora molte le storie da raccontare mai svelate.. al pubblico raccontate ad i discendenti di chi riuscì a scappare o a salvarsi in qualche maniera ma tali racconti veri devono essere un giorno divulgati, per mai più ripetere un orrore epocale come quello fatto nei campi di sterminio ad opera o per compartecipazione dei NAZIFASCISTI. Morando *