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Giornata n.23

Creato il 04 febbraio 2011 da Gianlucaciucci
Giornata n.23Ride l'Inter, sorride il Milan.
 Turno infrasettimanale che regala diverse sorprese che tanto sorprese non sono; già martedì il Milan ha penato contro una Lazio arcigna, arrivata a Milano per un pareggio, e pareggio è stato. Non sono mancate le occasioni per i rossoneri che hanno colpito addirittura un palo doppio col sempiterno Ibrahimovic, oltre ad occasioni varie. Si è avuta l'ennesima conferma, però, che il Milan soffre le squadre che non gli consentono di giocare in contropiede, quelle che rinunciano ad attaccare; si è avuta anche la conferma che Ibra e Pato non possono coesistere, o meglio Pato non può giocare quando in campo c'è lo svedese, perché non viene mai cercato da quest'ultimo e di conseguenza risulta emarginato dalla manovra.
 Solo l'Inter, ieri sera, ha approfittato della frenata dei cugini, battendo un Bari molto volenteroso che ha fermato i Campioni per quasi settanta minuti, poi una volta saltato il tappo l'Inter ha dilagato. Ancora a segno Pazzini, che appare sempre più decisivo nella rincorsa scudetto con buona pace del buon Marotta. Buona la prova dell'altro nuovo acquisto Kharja, mentre risulta ancora non pervenuto Diego Milito. Brutto episodio con protagonista Chivu, reo di aver colpito con un pugno un avversario a gioco fermo, urge prova televisiva. A fine gara il romeno è scoppiato in lacrime, chiedendo scusa a tutti e soprattutto alle sue bambine, ma la sostanza non cambia: chi sbaglia (e soprattutto con condotta violenta) paghi. D'altra parte il pentimento e le scuse mi pare siano obbligatorie in casi come questo.
 Cade il Napoli, nella sempre più fatal Verona, almeno per gli uomini di Mazzarri che ai mussi volanti hanno lasciato 6 punti su 6 quest'anno. A nulla sono valse le raccomandazioni della vigilia dell'allenatore, la squadra ha giocato male annichilita dal freddo e dalla mancanza dei cambi di ritmo che Lavezzi (squalificato) di solito porta, nuova testimonianza del fatto che i partenopei non possono prescindere dalla formazione-tipo, soprattutto davanti. Va dato merito al Chievo, però, che di ritmo ne ha fatto vedere parecchio, oltre a due gol di rara bellezza con i carneadi Moscardelli e Sardo (che voleva dedicare il gol alla famiglia ma ha dimenticato la sottomaglia).
 Non va oltre il pareggio la Roma a tre punte e da oggi americana, il Brescia non demerita e porta a casa un buon punto. Ranieri deve ancora ragionare sui primi tempi buttati e il restringimento dei sogni di gloria che ne consegue.
 Al tappeto, nuovamente, la Juventus che perde sul campo del Palermo e si fa scavalcare in classifica. Prende due gol in venti minuti, poi si sveglia, lotta, sbuffa, recrimina per rigori non dati e salvataggi miracolosi ma rischia più volte di capitolare, salvata soltanto dalla dabbenaggine della gioventù palermitana. Matri ha lottato ma sbagliato tantissimo, uscito per crampi, non un bel segnale. I bianconeri sono ossessionati dal rischio di ripetere un'altra annata sciagurata e questo porta confusione, che si fa tragicommedia quando Sissoko apre per Salihamidzic che però doveva ancora fare il suo ingresso in campo.

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